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108. IL PROFESSOR COLIN CAMPBELL

Il professor Colin Campbell, scienziato quanto mai credibile ed affidabile, agricoltore, veterinario, medico, docente universitario, è stato uno sperticato carnivoro fino ai 30 anni. Il professor Campbell, di fronte all’evidenza dei fatti, ribalta coraggiosamente tutte le antiche sue convinzioni e diventa vegan-crudista, portando a termine il maggior studio sull’alimentazione mai realizzato nella storia, con coinvolgimento di 700 team di ricerca dislocati su tutto il pianeta. Studio chiamato riduttivamente The China Study, e che dovrebbe invece essere denominato The World Study.

UN PUTIFERIO INTERNAZIONALE

Un testo che sta sollevando un polverone planetario e un putiferio intorno alla pigra e dormiente medicina convenzionale, sia per la caratura e le referenze del personaggio, che per il contenuto strabiliante del suo messaggio. Campbell è stato per oltre 40 anni in prima linea nella ricerca nutrizionale. Questa è la summa conclusiva del suo lavoro e rappresenta l’analisi più completa sul rapporto tra alimentazione e patologie, di cui è autore assieme al figlio Thomas. Un libro che non viene di certo raccomandato dai vari governi, o dai soliti grandi esperti in esperienze sbagliate che da anni dettano legge in campo nutritivo e sanitario, senza possedere le minime qualità per farlo.

CAMPBELL NON È UNO QUALSIASI, MA È PRESTIGIOSO RICERCATORE DEL MIT

Campbell non è uno qualsiasi e non è l’ultimo arrivato. È un eccellente rappresentante dell’America più evoluta e avanzata. Ha conseguito laurea specialistica e dottorato di ricerca presso la Cornell University ed è stato ricercatore associato presso il prestigioso MIT (Massachussets Institute of Technology). È professore emerito presso la Cornell. I suoi principali interessi scientifici riguardano gli effetti della nutrizione sulla salute, in particolare relativamente al rapporto dieta/cancro. Ha condotto numerose ricerche a riguardo e ha ricevuto per questi studi numerosi premi. Oggi afferma con forza che una dieta sana è l’unica scienza biomedica del futuro. L’opera di Campbell è una vera e propria denuncia scientifica contro le multinazionali del cibo e persino contro l’OMS, che dovrebbe essere al servizio di tutti i popoli, mentre non lo è affatto.

EX-PROMOTORE DI REGIMI DIETETICI IPERPROTEICI

Fa impressione riflettere sul coraggioso percorso professionale di Colin Campbell. Nato e cresciuto nell’ambiente delle fattorie. Tirato su a latte intero munto direttamente dalla mucca, e nutrito con sana carne di animali vissuti in libertà. È stato per diversi anni promotore della classica dieta americana a base di carne, uova e latte. Ma, al pari dei cavalli di razza, non è un tipo qualsiasi che fa le cose tanto per farle. È uno scienziato puro, uno di quelli abituati a porsi delle domande e a trovare le risposte vere e non fasulle, vere e non di comodo, un pensatore indipendente ed incorruttibile.

OGNI BOCCONE DI CARNE UN RISCHIO IN PIÙ

Alla domanda di quanta carne, latte o uova possano essere assunti senza correre rischi, Campbell ha risposto con queste parole “Penso che il rischio inizi con il primo boccone e aumenti con ciascun boccone successivo. Ogni persona reagisce in modo diverso, ma il modo più sicuro di alimentarsi è una dieta completamente vegetale, cioè vegan”. Se pensiamo che l’americano medio si sbafa 21 mila carogne animali nel corso della vita, possiamo ben capire quanto logiche e scontate siano le patologie che devastano la società americana.

L’INTERO CLAN CAMPBELL SCEGLIE LA VIA VEGANA

Di fronte all’enorme mole di informazioni prese in esame e all’evidenza dei fatti, la famiglia Campbell ha prima ridotto ridotto in progressione il consumo di carne e di prodotti animali e, alla fine, tutti sono diventati vegani, compresi i 5 figli. A loro volta questi ultimi hanno poi allevato i propri figli con un’alimentazione completamente vegan.

HOWARD HYMAN, SULLA STESSA LINEA DI JOHN ROBBINS

Uno dei maggiori sponsor di Colin Campbell è, nota bene, il mitico Howard Hyman, maggiore produttore di latte biologico del Montana, convertitosi, dopo una vita dedicata all’allevamento, alla alimentazione pulita e priva di controindicazioni sul piano psico-fisico e su quello etico. Sarà o no il caso di prendere spunto e ispirazione da chi ci ha dato generosamente la giusta traccia?

RISPUNTANO I TEMI E I RISULTATI DELL’ESPERIMENTO DI CAMBRIDGE-2000

Cosa dice Campbell? Dice quello che noi tutti già sapevamo. Dice quello che l’Università di Cambridge (leader mondiale nutrizione) aveva scoperto e dimostrato (e poi insabbiato per ordine di Scotland Yard) nel 2000, col five-per-day, e cioè che cancro e cardiopatie, i due maggiori killer mondiali (incluso diabete, dialisi, tiroiditi, sclerosi, ecc) si scansano, si dribblano, si evitano e si esorcizzano con la semplice adozione di una dieta spiccatamente fruttariana e tendenzialmente vegan-crudista. Gli crede persino Bill Clinton, che lo nomina suo medico e nutrizionista personale.

IL TETTO MASSIMO PROTEICO DI 24 GRAMMI AL GIORNO

In termini concreti, Campbell dice e comprova, strumenti e statistiche alla mano, dati che si conoscevano da oltre un secolo. Conferma che, con oltre 24 grammi di proteine al giorno, il corpo umano cade nell’inferno dell’acidosi, situazione che sballa e compromette tutte le funzioni dell’organismo, portando a mille condizioni patologiche correlate e concatenate una all’altra. Campbell infierisce cioè un colpo mortale, una mazzata epocale, alle assurde piramidi alimentari della medicina, della pediatria e del nutrizionismo medico internazionale. Discredita e ridicolizza la FDA (Federal Drug Administration), la CDC (Central Disease Control) e la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), e toglie la foglia di fico a tutte le diete low-carb, alla Atkins, alla Zona, ai Gruppi Sanguigni, Alla Montignac, alla Mediterranea, alla Dukan, alla Lemme, alla Tisanoreica, alla Dieta Genetica.

I DANNI PROCURATI ALL’UMANITÀ SONO INCALCOLABILI

Già la FDA aveva dovuto inghiottire rospi e bocconi amari a ripetizione, limando a più riprese i suoi 300 grammi/giorno di proteine, ai 250, 200, 150 e finalmente ai 75 odierni. Figurarsi il fastidio di questa ulteriore sberla in faccia. Una sberla che non rende comunque giustizia ai milioni di persone finite anzitempo nei camposanti del mondo grazie alle avvilenti ed abominevoli terapie promulgate, difese, prescritte e praticate dall’Ordine Medico Mondiale, dalla Pediatria Mondiale, dai Ministeri della Sanità, dagli Ambulatori Provinciali, sulla base di tali folli indicazioni alto-proteiche.

STATO DI ACIDOSI E MOLTIPLICAZIONE DELLE PATOLOGIE

Migliaia di condizioni patologiche da acidosi che la medicina si affretta a dettagliare, classificare, curare sintomatologicamente, con farmaci e chirurgie, senza mai risolvere o guarire, ma piuttosto aggravando e cronicizzando le condizioni delle vittime predestinate. Vittime predestinate che sono gli umani da un lato (donne, bambini e anziani in particolare) e gli animali dall’altro, costretti al ruolo di oggetti da vivisezione, da sperimentazione, da macellazione, da fornitura organica ed eparinica.

QUANDO MAI FINIRÀ QUESTA STORIA?

“Quando finirà questa storia, questa commedia degli orrori? Per quanto tempo ancora dovremo assistere impotenti a questa delinquenza legalizzata?” Se lo chiedono in tanti. Ricordiamoci che Colin Campbell non è un medico da strapazzo, non è un cialtrone alla ricerca di quattro danari e di facile notorietà. Parliamo di un ricercatore serio, indipendente e poco disposto a farsi condizionare.

Valdo Vaccaro

Estratto dalla Conferenza di Volta del Vescovo (Piacenza, 21 Maggio 2013)
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