Esistono diversi modi per acidificare il proprio organismo:
1) Carne e derivati (acido urico)
2) Insaccati suini (acido solforico e acido nitrico),
3) Dolciumi, zuccheri prodotti con farina di frumento (acido acetico),
4) Dolcificanti (acido formico),
5) Bibite gassate e cole (acido fosforico)
6) Caffè, the nero, vino rosso (acido tannico)
7) Antidolorifici (acido acetilsalicilico)
8) Affaticamento fisico (acido lattico)
9) Stress, tensioni, rabbia (acido cloridrico).
Se il pH del sangue scende in misura anche solo modesta, il sangue diventa più vischioso e si addensa. Acidi, tossine e altre sostanze nocive si accumulano nel corpo.
Che cos’è la salute? Che cos’è la bellezza? Salute del corpo significa avere cellule, tessuti ed organi liberi da acidi, tossine e scorie ed avere allo stesso tempo delle riserve vitali e di sali minerali ancora piene. Come fare a rimanere belli e sani? Evitare ciò che è nocivo! Mangia e bevi solo quello che ti fa bene!
Consiglio per l’alimentazione quotidiana: 80% di alimenti alcalinizzanti, 20% di alimenti e complementi alimentari acidificanti, 1 litro di acqua, e mezzo litro di tisane alle erbe depuranti. Su questo c’è sicuramente condivisione, con l’avvertenza che le tisane siano strettamente limitate al periodo di emergenza, e che non tolgano spazio ai succhi di agrumi, di mirtilli, di melograni e di uva, superbi ed insostituibili alcalinizzanti.
Ovvio che quel 20% di cibi acidificanti ha la sua importanza strategica, essendo un prezioso margine di tolleranza, meritevole di essere sfruttato secondo i gusti e le necessità di ognuno. Se a qualcuno viene la voglia matta ma non troppo del frico (formaggio fritto) con le patate, dell’ovetto alla coque o dell’uovo sodo con gli asparagi, del formaggio a crudo di malga, o al limite dell’alice sott’olio col cappero… e se le tolga queste inconfessabili trasgressioni, senza farsene un dramma di vita. L’importante è: a) Non farsene una abitudine fissa, b) Non cadere nei cibi crudeli (ho citato l’alice col cappero non a caso, delizioso come stuzzichino, ma sempre con un carico di sofferenza animale addosso).
Questa non intende essere istigazione a trasgredire, ma piuttosto stimolo per tutti a entrare nel vegan-crudismo (che quindi diventa venga-crudismo tendenziale), senza troppi timori e senza troppi pregiudizi, oltre che sanatoria psicologica e spinta a non abbandonare per chi inciampa in una crisi e si fa prendere dalla “sindrome della disfatta”. Ovvio che chiunque riesca a viaggiare al meglio sulle alte sfere della purezza va soltanto ammirato e preso da esempio. Ovvio inoltre che la coerenza e il rigore diventano fondamentali per chi è in fase di emergenza e deve ripristinare la propria salute a tutti i costi.
Estratto dalla mia tesina online
La salute basica attraverso l’eliminazione delle scorie
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