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156. SCIENZA E FANTASCIENZA DEL VIRUS – PARTE 1

Parlare oggi di salute e di malattia significa in concreto parlare dei valori massimi, ossia di soldi e di investimenti, di capitali e di profitti, non certo di benessere e di sofferenza umana, non certo di ecologia globale, e men che meno ancora di etica animalistica o di etica dello spirito. C’è gente che, al posto degli occhi e delle pupille, porta il simbolo dorato del dollaro, in diretta concorrenza col Paperone di Walt Dysney.

Quanto scientifica è mai la scienza ufficiale?

Se ti dai una rinfrescata culturale sull’Enciclopedia Britannica, che è in teoria il massimo della scienza libera e indipendente raccolta nel cartaceo, ci sono decine di pagine dedicate a virus e infezioni. Ma neanche due righe dedicate al pulviscolo virale e alla non-infezione. Neanche due righe dedicate agli enzimi, all’anima, ai minerali organicati e disorganicati. Neanche due righe dedicate alla vera causa delle malattie. Neanche due righe dedicate alle centinaia di esperimenti scomodi e imbarazzanti per il potere. Neanche due righe dedicate ai medici igienisti. […]

I libri di scienze e quelli di storia, sempre scritti dai vincitori

Come dire che la storia, ma purtroppo anche la scienza, vengono sempre scritte dal pugno dei vincitori. Tutte le enciclopedie, tutti i testi, dalle materne alle elementari, dalle medie inferiori-superiori alle università, dai Vangeli ai Corani, dai Capitali ai bollettini di Wall Street, dalle prediche papali ai telegiornali, dalle rubriche televisive alle pubblicità più sconce, portano il DNA e il marchio dei vincitori. Il problema è che i valori più importanti, come quelli riguardanti la salute del corpo e dell’anima, non stanno mai tutti da una parte. Non intendiamo qui dire che ha sempre ragione il perdente. Non sarebbe nemmeno vero. Però non è vero nemmeno che ha sempre ragione il vincitore.

La guerra non l’ha vinta l’America e persa la Germania. Il vero vincitore è stato Rockefeller.

I vincitori poi, guarda caso, sono a volte i più lazzaroni e i più opportunisti, quelli che si incuneano sempre nelle posizioni trasversali e trasformistiche. La Seconda Guerra Mondiale l’hanno vinta l’America e l’Inghilterra, e l’ha persa la Germania? Sono penose frottole. Il vero vincitore è stato l’impero Rockefeller, un misto perfetto di America-Nazismo, di Standard Oil-Auchswitz, di Pfizer/ Bayer/ Hoechst/ SKKL/ Novartis-IG.Farben. I perdenti sono i marines americani che hanno sacrificato la vita per un ideale nobile, ma ben presto snobilitato e monetizzato da chi stava comodo in retroguardia, a seguire col binocolo, la radio e la telescrivente, l’andamento del conflitto. I perdenti sono quelli sotterrati nei tanti cimiteri di guerra del pianeta, con la consolazione di una croce bianca che non vale un millesimo di un’esistenza stroncata a vent’anni.

Il diktat del Codex Alimentarius

Le conseguenze le stiamo provando oggi sulla nostra pelle. La farsa giapponese SMON, la farsa AIDS, la farsa Papilloma, la farsa SARS, la farsa della Legionella, la farsa del Nobel a Montagnier, la farsa della pandemia aviaria-suina (che preferisco chiamare asinina), non sono altro che un derivato diretto dei diktat impostati e programmati diligentemente dal Codex Alimentarius.

La descrizione del virus sui testi ufficiali del potere

Sull’Enciclopedia Britannica, targata Glaxo-Smith-Kline e Codex Alimentarius, si apprende che un virus è una particella minuta e sottile che non si può osservare con un microscopio ottico. Consiste in un pacchetto di composti organici (acido nucleico, Dna) circondato da un velo o da un involucro proteico chiamato capside. Misura dai 20 ai 250 nanometri di diametro (un nanometro uguale 10 metri elevati alla meno 9, che dovrebbe equivalere a un centomillionesimo di metro), mentre il più piccolo batterio conosciuto misura 400 nanometri).

I voli pindarici e i movimenti immaginari

E fin qui tutto va bene. Le cose cominciano a guastarsi quando, abbandonati gli strumenti, la mente ballerina dell’uomo comincia a fare i voli pindarici, per cui scattano inesorabili le cinematografie preordinate e i movimenti immaginari. Ecco allora che il virus, riconosciuto come morto e cadavere, ma forse qualcosa di meno di cadavere, privo di qualsiasi meccanismo metabolico, privo di coglioni e di bocca, si comporta improvvisamente da Gesù Cristo e resuscita.

Un virus che si stiracchia, dorme, si sveglia male, si incazza di brutto e decide di fare il Lanzichenecco

Diventa scattante e attivo, non si sa come e non si sa perché. Non si sa tra l’altro cosa ha mangiato e come l’ha digerito, essendo privo di stomaco e intestino. Tutto questo lo fa non da solo. Lo fa con la collaborazione e la complicità della vittima. Non appena entra in qualche modo nella cellula vivente di una pianta, di un batterio, di un animale o di un uomo, avviene il miracolo cruciale del morto che respira, mangia e cammina. Alimentato dagli enzimi della cellula ospite, si stiracchia e fa una bella dormita, si nasconde sotto le lenzuola e fa il latitante, poi si risveglia e prende possesso della cellula stessa.

Siccome è pure incazzato nero, non si sa bene perché, o forse per aver avuto degli incubi, decide di fare il Lanzichenecco e di distruggere la cellula che lo ospita e, per effetto domino, l’intero organismo all’interno del quale si è insinuato.

Un lavoro sofisticato di proliferazione diabolica e mefistofelica

Una volta che la cellula subisce l’informazione genetica di un virus, le sue istruzioni genetiche vengono alterate ed essa va a formare tante altre copie degeneri di se stessa. Un lavoro davvero diabolico e mefistofelico, con il divino creatore che sta magari sadico a sghignazzare, quanto e più del demonio, per lo scherzo da prete inflitto alle sue creature.

Per dare un maggior tocco di credibilità al tutto, si scomoda il retrovirus (tipo i LAV, gli HTLV-I, II e III) che immagazzina il suo programma genetico nell’acido nucleico RNA, e usa un particolare enzima, la trascrittasi inversa, per fare una copia del DNA dal RNA, in una conversione che permette facilmente ai retrovirus di insinuarsi nel DNA delle cellule, trasformandole in fabbriche malvage di altri virus mortali.

Un’interpretazione paradossale e fantascientifica che calza a pennello all’apparato medicale

Trattasi di un’interpretazione che definire inverosimile, paradossale e fantascientifica è addirittura generoso ed eufemistico, degno delle favole dysneyane in versione malefica. Interpretazione che possiede però una qualità fondamentale, ed è quella di inquadrarsi alla perfezione negli schemi terroristici che fanno comodo al venale apparato medico-farmaceutico.

Il bello è che pure il movimento contestatore, quello che si oppone al monattismo internazionale, cade nella stessa trappola ideologica e terminologica, e finisce per utilizzare pure lui termini e concetti aberranti. Come nel caso del dr Mercola (www.Mercola.com), che su Internet informa giustamente come le vaccinazioni siano un grave pericolo per il corpo umano, il quale già possiede le IgA (immunoglobuline o anticorpi) per proteggere le mucose del naso, della bocca, del sistema polmonare e del tratto digestivo, nonché le IgD, le IgE, le IgG e le IgM, che fanno da barriera contro gli agenti inquinanti esterni ed interni. Introdurre dei vaccini non è solo rovinoso per le sostanze micidiali in sé, ma anche sballante, perché iniettare un vaccino significa bypassare ed esautorare il sistema immunitario, mettendo a soqquadro l’intero organismo.

Anche il dr Mercola, cade nella trappola ideologica e nella litania del virus vivo

Ma poi, pure il dr Mercola cade indecorosamente nei consueti tranelli, nelle solite str…, quando parla degli ingredienti del vaccino. I maggiori ingredienti del vaccino, dice, sono i virus morti e quelli vivi, che sono stati attenuati, cioè indeboliti e resi meno nocivi. Qui cade il palco e tutti i burattini. Meglio restare coi monatti e predicare vaccinazione a oltranza, se prima non ripuliamo il nostro dizionario e i nostri residui di cultura monatta.

Lo squalene è solo la punta dell’iceberg

Adottando i ragionamenti contorti e antiscientifici del monattismo, corriamo il rischio di inficiare il tutto e di rendere le nostre giuste affermazioni controproducenti. Tutta l’argomentazione successiva verte poi sulla sicurezza dei vaccini, la quale viene messa in dubbio dalla presenza di adiuvanti tipo lo squalene. Capirai che scoperta. Lo squalene è solo la punta dell’iceberg.

I virus, caro Mercola, e cari i tanti che lo bofonchiano, non sono mai vivi

I virus, caro Mercola, non sono mai vivi, e trovo strano che tu l’abbia scritto, a meno che non sia stata la traduttrice Cristina Bassi (www.Thelivingspirits), o il blog Lampis, a modificare il tuo testo. Quanto all’attenuazione, stesso discorso. La qualità di un morto non si modifica. Morto è e morto rimane. Pulviscolo minerale è e pulviscolo minerale rimane. Sporcizia esautorata col marchio (DNA) è e sporcizia rimane. Polvere sei e polvere ritornerai, pare aver detto Dio negli scritti biblici, in ammonimento alla protervia e alla superbia umana. Se ti può servire un dolcetto per consolazione, te lo do all’istante: sei in grande e bella compagnia.

Le attenuazioni del virus e le ipotesi sull’uovo di gallina

L’unica cosa che possono fare, negli ovetti di gallina usati come mezzo di cultura rivitalizzante o resuscitante, rinforzante o attenuante, è di variare la quantità di materiale virale iniettato nell’uovo stesso, aggiungendoci poi tutti gli adiuvanti e le porcherie che vogliono. Le ipotesi che si possono fare in proposito è che il pulviscolo virale venga raccolto dalle cellule del pulcino, ancora vive per poco, con una sfarinatura del pulviscolo introdotto, realizzata grazie ai trasferoni virali del pulcino stesso.

Sarei curioso di seguire al microscopio, cinematograficamente, quello che accade a quegli ovetti. Se sono fecondati, l’operazione di inoculazione virale fa morire il pulcino-feto, per cui le sue cellule morte degenerano in miliardi di virus aviari. Se non sono fecondati, niente feto morente, ma semplice trasformazione di materiale proteico che va in putrefazione. Probabilmente la Novartis e la GSK sceglieranno con accuratezza solo uova fecondate.

Occorre colpire e disintegrare, o comunque smantellare pezzo per pezzo, una montagna di schifo e di sopraffazione, se vogliamo davvero il progresso dell’uomo sul pianeta Terra

Tutta la montagna di ghiaccio sommersa, tutto il processo vaccinatorio è il mostro da colpire. Tutta la montagna di iniquità e di vigliaccheria, di farabutti imbrogli contro l’innocenza dei bambini e la debolezza della gente ignorante, insiti nel discorso vaccini e farmaci in generale, insiti nel discorso guerre batteriologiche e virologiche, sono materiale da colpire e da estirpare al più presto, se vogliamo che la civiltà umana possa finalmente progredire e svilupparsi, e non finire devastata e distrutta da un branco di fanfaroni arrivati nella torre di controllo e insediativisi a tempo indeterminato, per l’inerzia e la fiacchezza, la pigrizia e l’incompetenza, il lasciar-fare e il colludersi di una opposizione al potere che non esiste, se non nella forma di misere bollicine di acqua e sapone.

Accordo completo invece sulle vie alternative al vaccino

La tesi del dr Mercola offre alla fine delle vie alternative ai vaccini, che invece condivido in pieno, tipo eliminare radicalmente tutti gli zuccheri industriali in commercio (in tutte le forme e variazioni evidenti e nascoste), che hanno effetti di mostruosa debilitazione del sistema immunitario (mentre resta chiaramente fuori da tale considerazione la frutta viva, che è amica intima del sistema). O tipo ottimizzare il livello di vitamina C-naturale (soprattutto nel periodo estivo) e il livello di vitamina D-naturale (soprattutto nel periodo freddo), nonché eliminare le paure e lo stress, che spaccano le reni al sistema immunitario quanto e più dei veleni.

Il corollario di ogni comportamento saggio e salubre, anti-influenza, anti-virus, anti-polio, anti-meningite, anti-epatite

Frutta e verdura crude, movimento, respirazione ed esposizione al sole, diventano poi il corollario automatico e indispensabile di ogni comportamento saggio e salubre, accompagnati da una eliminazione sistematica di bevande assurde, imbottigliate e inlattinate (cole, aranciate, the, caffè, integrazioni liquide e droghe liquide alla taurina e alla caffeina), e di cibi non della specie (carni, pesce, latticini, uova, cibi concentrati, lavorati e cotti, dolcificati e aspartamizzati), nonché di sostanze micidiali (fumo, farmaci, aspirine, statine, antipiretici, droghe). E, su questo, qualcosa viene detto, ma con poca grinta e poca completezza.

Continua con il prossimo post

Valdo Vaccaro

 

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