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25. I VIRUS E LA MONONUCLEOSI (parte 1)

Ogni sostanza esterna viene catalogata come non-self e implica una reazione immunitaria di rigetto, e dunque una fatica e un dispendio energetico per il sistema immunitario. È la stessa cosa che succede alimentandosi con cibi carnei, contenenti sempre sangue, urina, escrementi e liquidi organici appartenenti alla vittima animale di turno, per cui ad ogni pasto carneo scatta regolarmente una reazione immunitaria chiamata leucocitosi.

MONONUCLEOSI O FEBBRE GHIANDOLARE

Veniamo ora alla mononucleosi, chiamata anche febbre ghiandolare o linfoadenosi acuta. Viene descritta dalla medicina come infezione acuta, spesso epidemica, con faringite e tumefazione delle ghiandole cervicali, inguinali ed ascellari, e ingrossamento del fegato e della milza. Causata dal virus EBV o virus Epstein-Barr, appartenente al genere herpes virus. Malattia frequente tra gli adolescenti dei paesi sviluppati.

Dopo la guarigione dallo stato infiammatorio, il virus, sempre secondo i concetti medici, permane a lungo nell’organismo, e risulta presente nella saliva anche per un anno. 25bLa trasmissione del contagio avverrebbe per via orofaringea o per contatto con oggetti contaminati. Il virus si replicherebbe nelle cellule epiteliali della bocca e della faringe, e andrebbe poi a infettare i linfociti B, con un periodo di incubazione di 1-2 mesi.

LA VISUALE MEDICA

La mononucleosi causa febbre alta, cefalea e faringo-tonsillite per circa 10 giorni, con comparsa di petecchie nel cavo orale, con sintomi di fatica cronica. In alcuni casi sopravvengono sindromi neurologiche tipo meningite, pericardite, miocardite e orchite. Nei bambini la malattia è diffusissima ma rimane spesso asintomatica, o con manifestazioni cliniche attenuate. Il decorso è benigno, anche se l’andamento è assai grave nei leucemici e negli immunodepressi. La diagnostica di laboratorio presenta riduzione dei neutrofili, aumento dei monociti e linfociti, presenza di cellule mononucleate, piastrinopenia e aumento della transaminasi.

A livello terapeutico la medicina consiglia, solo in presenza di manifestazioni accentuate, l’impiego di corticosteroidi a dosi decrescenti. Antivirali come l’Aciclovir avrebbero dimostrato di diminuire la replicazione virale, ma la loro efficacia rimane tutta da approfondire, a detta degli stessi medici.

EPSTEIN, BARR E ACHONG

I primi a riportare la mononucleosi EBV all’attenzione dei media furono i ricercatori britannici M.A. Epstein, Y. M. Barr e B. G. Achong, che trovarono particelle simil-virali in cellule cresciute da tessuti coinvolti in certe forme di cancro linfatico. L’EBV “infetterebbe” preferibilmente due tipi di cellule corporali, quelle salivari e quelle dei globuli bianchi o linfociti. La saliva è il solo fluido nel quale sono state trovate cellule EBV.

COSA SONO LE GHIANDOLE

Le ghiandole secernono sostanze che regolano l’armonia dell’organismo, distruggendo ed eliminando le sostanze estranee. Le ghiandole lacrimali secernono le lacrime, quelle sessuali maschili secernono lo sperma, quelle epatiche la bile, quella mammarie il latte, quelle epiteliali il sudore e il sebo.

Il fegato ad esempio, in funzione ghiandolare, filtra i prodotti della digestione, ne ritiene le impurità, evitando che essi finiscano nel sangue, e li espelle poi con la bile. La milza assorbe e trattiene gli antibiotici e i farmaci, come rivela l’esame iridologico. Le tonsille distruggono le sostanze impure esterne e quelle del sangue. La loroinfiammazione denuncia infatti sangue guasto che si deve purificare attraverso una serie continuata di buone digestioni prive di leucocitosi (il che non succede quasi mai, perché la gente ama intossicarsi da mattina a sera).

In altre parole, le secrezioni ghiandolari costituiscono una delle difese più straordinarie dell’organismo, poiché con esse il corpo realizza la sua purificazione e il suo equilibrio funzionale.

FEBBRI ERUTTIVE O ESANTEMICHE

Le febbri eruttive o esantemiche (dal greco exanthema = efflorescenza) non sono per niente contagiose ma indicano stati patologici ultradiffusi in un determinato ambito sociale e in un determinato momento, dovuti a stili di vita comuni e condivisi. Le febbri eruttive non sono più contagiose del mal di testa che si sviluppa simultaneamente in un gruppo di persone chiuse in una stanza in carenza di ricambio d’aria, o del mal di pancia che prende un gruppo di bambini che hanno consumato del gelato guasto. Non sono altro che stati infiammatoriaccompagnati da eruzioni cutanee e da eruzioni della mucosa. Appartengono a questa categoria la scarlattina, il morbillo, la rosolia, il tifo, il tifo petecchiale, l’herpes, le pesti bubboniche, le mononucleosi.

Più forte e acuta è l’eruzione superficiale e più sicura, vicina e definitiva è la guarigione. Le eruzioni cutanee sono gli araldi e il simbolo della salute, e pertanto vanno aiutate e favorite, trattandosi di benefiche crisi eliminative. Se vengono invece contrastate e soffocate esse degenerano in affezioni croniche, e vanno a danneggiare e compromettere i reni, il fegato e il cuore. Tipico il danno delle vaccinazioni antivaiolose, che indeboliscono le difese e la reattività immunitaria, ostacolando il ripristino naturale ed accorciando la vita del soggetto.

VACCINI

Una infinità di malattie, quali la sifilide e la tubercolosi, sono dirette conseguenze dei vaccini, in particolare di quello antivaioloso. Manuel Lezaeta cita, a conferma di quanto sopra, le ricerche specifiche del dr Cruwe di Berlino (I vaccini sono i veri fattori di avvelenamento sifilitico), del dr Young di Basilea (Le vaccinazioni non solo mancano di efficacia, ma sono autentica calamità per la popolazione), 25adel dr T.Russell Wallace di Londra (La vaccinazione è un inganno, e la sua imposizione è un crimine), e del dr Kranichfeld (Anch’io ho fatto vaccinare i miei 15 figli, poiché ignoravo i perniciosi effetti della vaccinazione. Oggi non lo farei più, e mi opporrei strenuamente a qualsiasi autorità o legge che mi obbligasse a farlo).

COSA FARE IN CASO DI CRISI ERUTTIVE

Che fare nel caso di febbri eruttive?
Prima cosa, non spaventarsi e non rattristarsi, ma gioire della benedizione divina che viene a farti espellere dei veleni. Gioire di un meccanismo che viene a farti guarire da qualcosa che stava per disastrare internamente il tuo corpo.
Seconda cosa, adottare una buona nutrizione crudista e vegana.
Terza cosa, respirare aria pura di giorno e di notte (finestra aperta).
Quarta cosa, esporre la pelle all’aria e all’acqua, e incrementare l’attività fisico-aerobica.
Il frate cappuccino Taddeo di Wiesent disse con enfasi quanto segue: Affermo in modo assoluto che giammai si ammalerà di vaiolo o di cose simili chi pratica la frizione idrica giornaliera della pelle, chi espone la sua pelle all’aria e al sole, chi si alimenta correttamente coi cibi vivi della natura.

I NODULI LINFATICI

I noduli linfatici, ovvero i gangli, rappresentano il sistema gangliare, una delle maggiori risorse del sistema immunitario. Sono mini-organi nodulari intercalati alle vie nervose e linfatiche, e stanno nelle articolazioni dei gomiti, nell’inguine, sotto le ascelle e intorno al collo. Come la spugna ritiene l’acqua, così essi ritengono le sostanze dannose che entrano nel sangue, poi le disintegrano e le eliminano. E’ ovvio che, svolgendo tale delicato lavoro, trovino a volte delle difficoltà, formando scrofole o rigonfiamenti. E’ un grave e micidiale errore estirpare i gangli e i bubboni.

ATTENTI AL VIRUS!

Attenti al lupo, attenti al lupo! Si diceva per spaventare le genti e spingerle a chiudersi in casa. Attenti al virus, attenti al virus! Si dice oggi per terrorizzare la gente e spingerla nelle braccia del Lupo Mannaro monatto-farmaceutico. Non esistono virus causativi e batteri causativi dietro queste malattie della pelle, e dietro nessuna malattia conosciuta al mondo.

Esistono soltanto batteri amici ed accompagnatori di tali malattie, pieni di fame e di sana voglia di liberarci di sostanze velenose che per loro sono cibo, e virus endogeni che sono frammenti cellulari morti di noi medesimi, e che logicamente si trovano presenti in ogni patologia, in quanto la malattia va a sospendere il regolare ritmo metabolico del ricambio cellulare (continua moria cellulare, con miliardi di cellule che muoiono in continuazione e che si ricambiano).

(Fine parte 1)

Continua..

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