Uno studio, pubblicato nel 1998 sulla rivista medica Jama, su 130 pazienti trattate ed un gruppo di controllo della stessa entità, ha confermato la validità del trattamento in caso di malposizione del feto. Si tratta il punto 67 Vescica Urinaria, situato all’angolo ungueale esterno del quinto dito del piede. Alcuni autori consigliano l’uso del solo ago, altri la stimolazione con moxa, come nella ricerca.
Secondo molti autori l’efficacia maggiore è con agopuntura e moxa combinate. Vanno effettuate ecografie al fine di verificare la posizione prima e dopo la terapia, che è da effettuarsi, ovviamente, a fine gravidanza, quando la presentazione del feto sia stabilizzata, in stretta collaborazione con il ginecologo. Il trattamento è quotidiano sino ad ottenere il risultato. La paziente deve essere coricata, con abiti larghi che non intralcino il riposizionamento del feto, in un ambiente tranquillo e confortevole. Un anno fa, ad una lezione collettiva al Corso di Perfezionamento in agopuntura dell’Università di Milano, abbiamo proposto che al trattamento del 67 V.U. sia aggiunto un intervento di riequilibrio energetico della gravida.
Per quanto riguarda il parto stesso, la ricerche e le esperienze danno risultati contrastanti nell’induzione del parto e nel controllo del dolore, questo, a mio parere, dipende dalla difficoltà dell’esecuzione dell’intervento stesso e, in alcuni casi, dalla inesperienza dell’équipe. S’interviene per regolarizzare le contrazioni, al fine di accelerare il parto e renderlo meno doloroso. I risultati sono comunque discreti, ma le aspettative non devono essere eccessive.
continua..
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