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05. MATERNITA’ E B12

Un po’ di tempo fa, Meg mi scriveva:

“Sono una donna di 32 anni. Non mangio carne rossa o bianca, e nemmeno latticini da 5 anni, mentre consumo del pesce e, saltuariamente, formaggi stagionati e uova. Lo scorso anno mi sono avvicinata all’alimentazione crudista, anche perché dal 2005 ho vissuto a New York, dove la cultura crudista è più diffusa che in Italia.

Nell’agosto 2009 ho bevuto solo Green Smoothies (succhi di frutta e verdura) per un mese, al fine di curare l’acne che mi tormentava dall’adolescenza. I risultati sono stati ottimi. L’acne era sotto controllo e il mio ciclo era diventato regolare e indolore. A ottobre ho sospeso la dieta vegana a causa di un periodo molto stressante, e sono tornata ad un’alimentazione sbagliata, con troppi dolci, pasta, formaggi e pesce. L’acne è tornata e con questa la cellulite, il sovrappeso e una sensazione di gonfiore e di pesantezza. Da gennaio 2009 seguo di nuovo un’alimentazione crudista e l’acne non è andata via, ma sembra che stia migliorando. Inoltre mi sono sgonfiata e mi sento davvero bene.

Ad iniziare dal prossimo mese tenterò di restare incinta. Mi preoccupa il fatto di seguire un’alimentazione non solo vegana ma addirittura crudista durante una gravidanza. In rete non ci sono abbastanza informazioni, soprattutto per quanto riguarda il fabbisogno di vitamina B12. […]”

05Il falso problema della B12

Ciao Meg,

La faccenda della B12 è stata gonfiata ad arte e in modo spropositato proprio dai pediatri e dai medici, e le persone prese di mira sono state in particolare le mamme in attesa, trasformate in vittime preferenziali dal terrorismo ideologico. Non esiste un problema di B12, ma piuttosto un problema di equilibrio vitaminico generale. Nel gruppo B ci sono diverse vitamine importanti, incluso la B12, che deve essere presente nelle impercettibili proporzioni che le competono.

La futura madre non è un extraterrestre

Chi mai ti ha detto che andare in gravidanza e maternità significhi rivoluzionare tutto, quasi che la futura madre diventasse una specie di extraterrestre da nutrire a supersostanze e superproteine? Dovrai semplicemente mantenerti sana e in forma, comportandoti a regola d’arte senza alti e bassi.
Fai intendere che sei molto preoccupata dalla prospettiva di seguire un’alimentazione non solo vegana ma addirittura crudista, e quindi, secondo te, precaria e rischiosa.

L’igienismo non è un complemento o un’integrazione della medicina, ma una netta alternativa

Sei dunque condizionata dal pensiero della maggioranza. Mi metti persino in imbarazzo. Mi dai la sensazione di esserti rivolta all’indirizzo sbagliato. O forse non hai ancora capito che l’igienismo naturale non è un complemento e un’integrazione alla medicina ed alla pediatria, ma rappresenta piuttosto una netta alternativa, vorrei dire una “brusca sterzata”, o meglio ancora un percorso diverso.

Alla futura madre serve salute fisica, mentale e spirituale, non scemenze tipo la B12

La realtà è molto più semplice, ed è che alla madre di domani serve salute ai massimi livelli, in quanto genererà un esserino sano, vispo e bello come lei, alla sola condizione di tenersi in movimento e in relax, di assorbire luce solare, di respirare bene (lontano da ogni fumo) e di alimentarsi prendendo il meglio di quanto offre la natura e la stagione. Indispensabile il fattore mentale-spirituale, la fiducia in se stessi e la serenità.

Fattori come il dubbio, la paura, la preoccupazione devono essere assolutamente estirpati dalla mente. Già il preoccuparsi per una qualsiasi vitamina, ed in particolare per la B12, è indice di cattiva preparazione e di asservimento psicologico.

Le femmine mammifere delle altre specie entrano nel periodo della maternità senza patemi d’animo e senza pensare alle vitamine, ed è per quello che generano al meglio. L’essere umano ha tutto da imparare dagli animali.

Il veganismo crudista non è affatto la summa ideologica della penuria e della precarietà

In altri termini, se il veganismo tendenzialmente crudista va bene, esso va bene per tutti. Se è invece una soluzione avventurosa, precaria, rischiosa, lo è per tutti e per tutte, per future madri e future non madri.

So benissimo di non rappresentare l’opinione corrente e prevalente, che è tutta sbilanciata verso la sponda opposta dei cibi cotti, proteici, sostanziosi, quasi che il veganismo-crudista fosse la summa ideologica dei condannati alla penuria ed alla vita grama. So benissimo che la medicina, e in modo particolare la pediatria, sono tutte compattate verso quel tipo di ideologia (…)

Una madre vegana si pone su un livello salutare molto più alto delle normalità

Se permetti, mi ritengo un ideologo della salute e della fiducia nell’alimentazione naturale vegetariana-vegana, indirizzata verso il crudismo, compatibilmente con quanto uno trova a disposizione nell’ambiente in cui vive. Tu abiti a Firenze, culla mondiale di civiltà e cultura, non nel Mato Grosso e nemmeno in Lapponia. Penso che ci troverai tutto quello che serve per stare molto più sana delle madri normali non vegane e non crudiste.

Non lo dico a casaccio, ma perché ci credo senza ombra di dubbio. In perfetta linea con Robert Mendelsohn, il più celebre e il più dissidente dei pediatri americani. Quello della regola: “Stai bene? Non andare dal pediatra. Stai male? Vacci ancora meno. Ci sei già andata? Fa l’esatto contrario di quanto ti ha prescritto”.
Ti concedo, se vuoi, che i pediatri di casa nostra non meritino sempre di essere demonizzati a tal punto. Prima ci si informa da fonti affidabili, poi si prende una strada…

Ogni cosa andrà nel migliore dei modi, a condizione che tu sia convinta di quello che fai. Non puoi avvicinarti alla maternità piena di timori e dubbi. Se è così meglio evitare il tutto, perché non sei “matura”. Ci vuole un minimo di coerenza. Questo ballonzolare ed oscillare tra medicina e igienismo, a seconda dei momenti, a seconda dei tuoi periodi e dei tuoi sbalzi di umore, non è cosa ammissibile.

La strada dell’igienismo è improntata alla salute

La strada dell’igienismo potrà essere quanto vuoi minoritaria e quasi elitaria, ma non è per niente una via lastricata di rischi e di trabocchetti, di feriti e di morti, di bimbi non nati o nati male. Occorre più fiducia in se stessi e nella natura. La condizione naturale chiamata maternità provvede autonomamente a fornire la futura madre della forza e della resistenza che servono agli scopi della missione. La donna in dolce attesa dovrà soltanto credere a se stessa e collaborare con se stessa, senza covare dubbi atroci su una determinata sostanza o su una determinata carenza.
La legge del minimo, quella di Liebig, vale per tutti, anche per lei.

I pediatri del latte a bidoni

Le donne che si rimpinzano di sostanze in eccesso, di integratori, di bidoni di latte (espressione usata da un’amica nei riguardi di un pediatra che l’aveva indirizzata piuttosto male), di proteine animali, vengono fuori dalla gravidanza con notevoli problemi, compromettendo spesso il proprio corpo, e rendendo pure la vita difficile al nascituro.
A livello personale, posso citare i miei 2 bambini, che oggi hanno 20 e 13 anni, e che di salute ne hanno da vendere. Senza latte, senza omogeneizzati, senza farmaci, senza vaccini. Più di così non posso dirti.

(Estratto dalla tesina “Una madre non solo vegana ma addirittura crudista”)..

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