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31. LA FORMULA VINCENTE, NON SOLO PER IL DIABETE

LETTERA

Gentile dr Valdo, la seguo sul suo blog da un po’ di tempo e benedico il giorno che l’ho trovato sul web in maniera del tutto fortuita. Farle i complimenti per l’onestà e la cura delle informazioni ivi riportate è il minimo che si possa fare. Sto pure leggendo il pregevole libro sull’alimentazione naturale, che ho acquistato online.

Mia moglie ha il diabete 2, riscontrato da circa sei mesi, e viene curata con pastiglie e insulina (solo la sera, con 10 unità Lantos). Sono preoccupato per lei, che è la luce della mia vita, perché non vedo un controllo certo della glicemia e, all’età di 54 anni, alterna dei periodi di spossatezza e di dimagrimento ad altri di relativo benessere. Comunque non mi sento tranquillo.

Vorrei tanto poterla far curare e guarire da questa tremenda malattia, che la obbliga ad essere incatenata alle pastiglie e alle iniezioni, oltre che alle continue punture di dita per il controllo dei valori glicemici.
Vorrei portarla presso una clinica di igiene naturale. È solo così che potrà ascoltare le indicazioni giuste che la possono portare a un regime alimentare corretto e alla salute vera. Purtroppo le mogli tendono a non ascoltare i pareri e le istruzioni dei mariti.

Esistono cliniche di quel genere in Italia? Può darmi suggerimenti in proposito? La ringrazio fin d’ora per la sua gentile attenzione e resto in attesa delle sue preziose informazioni, per poter agire in aiuto della mia amata compagna di vita. La saluto cordialmente.
Giuliano


RISPOSTA

L’ITALIA NON E’ L’AMERICA

Purtroppo non è facile trovare in Italia scuole o cliniche alternative valide, referenziate e funzionanti, anche se noi stessi ci stiamo muovendo per fare qualcosa di concreto (vedi mia tesina online “Santità, natura e università della salute” del 5/8/10).
Non siamo in America dove trovi veramente di tutto, sia nel bene che nel male.
[…]

LO ZUCCHERO NELLE URINE E’ DOPOTUTTO IL MALE MINORE

Ribadiamo intanto il grande inghippo medico che continua a vedere la malattia e l’irregolarità nella presenza dello zucchero nelle urine, mentre quella, a modo suo è una fortuna. Se quello zucchero fosse rimasto all’interno, non ci troveremmo di fronte a un diabetico ma ad una persona deceduta per fulmineo processo di acidificazione.
Accusando uno stato avanzato di acidificazione del sangue, causato da continue fermentazioni putride intestinali, l’organismo (cioè il sistema immunitario) non ha altre soluzioni che espellere tale zucchero nel sangue, onde evitare l’aggravarsi della pre-esistente alterazione.

LA GUERRA AL NEMICO APPARENTE

La medicina, partendo in quinta come fa sempre, si scaglia, con l’aiuto di farmaci e di ormoni, contro il nemico apparente, contro lo zucchero.
Già in questo ne combina di cotte e di crude, disattivando il sistema immunitario ed esautorando la funzione pancreatica, rendendo il soggetto schiavo dei farmaci e lasciando intatta al suo posto la vera patologia che sono lefermentazioni putride causate dalla carne.
Come se non bastasse, fa un altro errore paradossale, prescrivendo una dieta carnivora e basso-carbonica che va ad aggravare le già disastrate condizioni gastrointestinali.

31bLA STABILIZZAZIONE DEL DIABETE SU BASI CRONICHE

Far sparire lo zucchero dall’urina diventa la meta più ambita della medicina, e la porta a imporre un regime antinaturale, sopprimendo quegli alimenti che possono produrre zucchero, sostituendoli con carni e con altri alimenti concentrati.
In questo modo, la concentrazione di materiale tossico aumenta in modo iperbolico e il diabete diventa cronico e incurabile.

L’IGIENISMO E LE SCUOLE NATUROPATICHE TEDESCHE SONO PER IL CRUDISMO VEGANO

La proposta delle scuole igienistiche e naturopatiche converge invece sull’uso intensivo di frutta e vegetali crudi, con centrifugati dei vari tuberi, con semi, semini, mandorle, pinoli, noci e noccioline, con abbondanza di avocadi, mele, fragole, arance, nespole, ciliegie, e olive senza sale.
Per il cotto ci si limiterà agli asparagi, ai carciofi (meglio se crudi), ai funghi, ai cavoli (meglio se crudi), ai cavolfiori, ai cavolini di Bruxelles, alle patate, alle patate dolci, alle erbette o bietole, alle fave, ai piselli, alle tegoline.
Consentito l’uso limitato del pane integrale.

L’IGIENISMO PUNTA AL RECUPERO INTEGRALE DELLA PERSONA, AL RIPRISTINO DELLA NORMALITÀ DIGESTIVA

Priorità massima dell’igienismo è ricreare una condizione di riequilibrio e di normalizzazione digestiva, rispettando l’organismo del paziente, e riportandolo a mangiare di tutto nell’ambito dei cibi consentiti dalla sua natura di essere fruttariano-vegano.
Altra priorità è la fluidificazione del sangue, reso viscoso e lipotossico da migliaia di sessioni digestive assurde ed inguardabili.
La medicina invece pretende di trasformare il diabetico in un essere disgraziato per sempre, in un mostro che funziona a farmaci ed insulina, sempre in precario equilibrio tra il picco zuccherino e il coma ipoglicemico.

SE SI HA UNA CULTURA SBAGLIATA, OCCORRE FARSI RAPIDAMENTE UNA CONTROCULTURA

La prima cosa da fare è diventare medici di se stessi (o meglio igienisti di se stessi).
[…]Cerca anche su blog valdovaccaro.blogspot.com sia su google.it le parole “valdo vaccaro” e “diabete”.

[…]

COSA FARE IN CONCRETO

La strada concreta resta quella di un progressivo recupero funzionale tramite uno stop agli errori e unmiglioramento della dieta, andando già qui controcorrente rispetto alle direttive mediche in corso.
Poi, via-via, servirà ricorrere a un digiuno di 2-3 giorni, con riposo assoluto e acqua a volontà, senza più farmaci o insuline o altro, seguito da dieta eliminativa-crudista.
A quel punto, sconfitta la dipendenza farmacologica, si può ripartire con il crudismo tendenziale a tutto campo, e i risultati verranno nel giro di pochi mesi.

MODULARE L’ACCELERAZIONE VERSO L’USCITA DAL TUNNEL

L’accelerazione verso la salute va modulata a seconda delle possibilità del soggetto. Non esistono esperienze precise e raccontate, non esistono statistiche valide che io sappia. Anche perché ognuno fa un caso a sé e non può essere facilmente catalogato nei grandi numeri. Questi programmi recuperativi diventano dunque un fai-da-te e uno sperimentare da attuarsi col buon senso e con giudizio, e sotto la propria esclusiva responsabilità morale e legale.
Niente a che vedere con la sicurezza e la precisione medica che ti garantiscono sopravvivenza, ma su basi precarie e rovinose.

RIPOSO, ARIA E ACQUA SIGNIFICANO ANDARE NELLE MANI DEL SISTEMA IMMUNITARIO, NON IN QUELLE DI SATANA

Occorre darsi da fare con la coscienza che il corpo umano, messo a riposo assoluto, con dell’aria da respirare e dell’acqua da bere, non è lasciato nelle mani di Satana, ma in quelle sapienti del sistema immunitario, un centro di potere multi-direzionale che non va mai contro se stesso o contro il corpo umano, e che anzi apprezza molto il fatto di essere stato messo in grado di operare al meglio e senza i soliti ostacoli del farmaco e delle digestioni difficili.

NON CI SONO RISCHI PARTICOLARI

Quindi non un salto nel buio e nella indeterminatezza, ma un passo importante verso il recupero, verso una crisi eliminativa da sopportare con lo spirito giusto, e verso la salute.
L’arrivo successivo di cibi crudi e vivificanti, carichi di enzimi, di minerali e vitamine vere, di insulina e inulina naturali, darà al corpo del paziente la forza e l’energia enzimatica, elettrica, nervosa, bio-chimica per recuperare.

SIAMO TUTTI LEGATI A UN FILO, SANI E MALATI

Nella vita poi sappiamo che esiste Dio, e che esiste anche una certa dose di buonasorte e di malasorte.
Bastano 3-4 minuti senza aria e siamo dei cadaveri. Una vita tutto sommato precaria e legata a un filo.Al limite se Dio ci aiuta tutto va bene.
Se invece vuole danneggiarci, ci sotterra in un baleno.
Ma Dio non sta lontano nella Via Lattea o nella Costellazione di Andromeda. Sta dentro di noi. Siamo noi che ci salviamo o ci sotterriamo, con le nostre virtù, i nostri difetti, la nostra scienza o la nostra ignoranza, le nostre iniquità o le nostre ispirazioni.

ESISTE LA ABIN ED ESISTONO LE FAMOSE CLINICHE D’OLTREMARE

Qualora non vi sentiste in grado di risolvere i problemi in casa, da bravi autodidatti, potete sempre rivolgervi all’ABIN di Bergamo.
31aSe pretendete invece una clinica moderna, attrezzata, con altissimi curriculum guaritivi, e con tutte le alte spese del caso, non esito a segnalarvi il Pritikin Longevity Center di Santa Monica (Califoria) o Miami (Florida), diretto da Robert Pritikin, oppure la Clinica Arcadia di Sydney, del dr Alec Burton, o le cliniche di Frank Sabatino ad Hallandale (Florida) e di Ralph Cinque a Buda, in Texas.

IL DECALOGO DELLE CLINICHE IGIENISTICHE

In quelle cliniche vi insegneranno la loro formula vincente che verte su alcuni punti-chiave, su una specie di decalogo:

1) Ridurre drasticamente e poi eliminare carni, latticini, zuccheri e cibi cotti.
2) Incrementare drammaticamente frutta, vegetali, noci e legumi freschi (tutti cibi apportatori di vitamine, C naturale in testa, e riduttori di radicali liberi).
3) Masticare bene e lentamente, risparmiando gonfiori e migliorando la qualità della vita.
4) Dormire meglio, dato che le carenze di sonno causano dolori muscolari e provocano azione anti-insulinica con addizionali sbalzi glicemici.
5) Respirare meglio, imparando a prendere più energia dall’aria.
6) Prendere più sole per guadagnare gratuitamente energia elettromagnetica, vitamina D e calcio nelle ossa.
7) Ridere di più e divertirsi di più, copiando i bambini sani che lo fanno 400 volte al giorno, mentre gli adulti sani si limitano a 15 volte (dimenticandosi delle altre 385 volte). Farlo in modo sano, col sesso o lontano da esso secondo i gusti, le possibilità e le preferenze, ma sempre senza danni, violenze, sopraffazioni e imbrogli.
8) Stare di più con gli altri e assieme agli altri. Non rinchiudersi troppo. Accettare la socialità.
9) Amare di più noi stessi, che è la chiave per amare anche gli altri.
10) Amare gli animali tutti, e non solo il cane e il gatto. Amarli come fossero nostri bambini o nostri fratelli, e non come soggetti da carne e da macello.

UNA PERLA DEL RUSSO OMRAAM MICKAEL AIVANHOV

Aggiungo una perla giuntami fresca dall’amico Giuseppe, opera di Omraam Mickael Aivanhov, che può essere strumento di riflessione per chiunque cerchi di guarire davvero, ed anche per gli stessi medici.

“Una medicina che si limita a intervenire sull’organo malato non poggia su buoni principi.
La medicina, quella vera, deve toccare l’intero essere.
Quando ci si sforza di rigenerare l’essere nella sua totalità, ogni organo e ogni parte del corpo beneficiano di quella rigenerazione.
La medicina dell’avvenire non si occuperà più di guarire soltanto i malesseri dichiarati, ma anche altri disturbi ancora nascosti che attendevano l’occasione di manifestarsi.
Per il momento si prescrivono medicinali per un dato organo, o se ne opera un altro, ma l’essere umano continua a stare male, perché non si ha di lui una visione globale.
In avvenire, si imparerà a lavorare in modo tale che il minimo malessere fornirà l’occasione per agire sull’insieme dell’organismo”.

Valdo Vaccaro
Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo..

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