Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

23. PRATICA 9: I QUATTRO RICONOSCIMENTI

Disteso supino, seduta/o con la colonna vertebrale dritta, o in posizione eretta con piedi ben piantati e le ginocchia piegate, chiudi gli occhi e dirigi la tua attenzione alla massa corporea, la materia di cui sei fatta/o, la terra che è in te. Ti rendi conto che pesa. Tutto ciò che è pesante in te, va giù, esattamente come la terra. Riconosci l’atteggiamento giusto per lasciare andare giù ciò che è pesante.

Dirigi poi la tua attenzione al respiro e a tutto ciò che è leggero, l’aria che è in te. Ti rendi conto che mentre ciò che è pesante pesa ciò che è leggero sale, esattamente come l’aria.

Dirigi poi la tua attenzione alle tue sensazioni interiori e a tutto ciò che si muove dentro te, l’acqua che è in te scorre. Ti rendi conto che mentre ciò che è pesante pesa, ciò che è leggero sale, ciò che è vivo si muove esattamente come l’acqua. Riconosci l’atteggiamento giusto per lasciare scorrere ciò che è fluido.

Dirigi poi l’attenzione all’osservatore che è in te, il fuoco dell’osservazione. Ti rendi conto dell’atteggiamento giusto per restare ed osservare il pesante pesare, il leggero salire, il fluido scorrere.

Forse a questo punto la tua mente si chiederà: ma non può essere tutto così semplice. Tu allora rispondile di avere fiducia in ciò che sta sperimentando ed invitala ad avere il coraggio della semplicità e ricordale: ciò che è naturale è semplice.

 

Continua..