Cari ricercatori,
la sindrome del non voglio che tu voglia questo è l’istituzionalizzazione del meccanismo perverso che ci vede sordi e ciechi e ci impedisce di ascoltare la comunicazione che ci perviene dal Secondo Chakra.
Incontriamo qualcuno che ci attrae sessualmente e subito il messaggio ci arriva forte e chiaro; non pensiamo al suo ceto sociale, alla sua dialettica o alla sua educazione, semplicemente sappiamo con certezza che quel corpo darà piacere al nostro corpo.
E cosa facciamo? Invece di accogliere la comunicazione, il messaggio, facciamo finta di niente e lo neghiamo, come se non fosse nemmeno esistito.
Lo seppelliamo sotto strati di “non si deve” e “non va bene”, mentre la cosa giusta da fare dal punto di vista energetico è prendere atto dell’informazione, accogliere l’emozione che ci fa tendere verso questo altro essere e poi decidere cosa farne, secondo la situazione in cui siamo, le credenze che abbiamo e di ciò che ci fa stare meglio.
Non significa necessariamente mettere in pratica seduta stante quello che ci suggerisce il nostro corpo, ma solo prenderne atto senza giudizio, senza reprimere o ignorare l’informazione.
La sindrome del non voglio che tu voglia questo invece ci fa decidere di ignorare o reprimere l’informazione poiché siamo convinti che il desiderio che proviamo non sia puro e sia in qualche modo disdicevole e sporco.
Decidiamo quindi di negare la comunicazione che il nostro corpo ha con noi, ignorandola e sopprimendola con il controllo. In questa sindrome, oltre a una tensione al Secondo Chakra, ce ne sarà anche una al Terzo (controllo).
continua..
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