Cari ricercatori,
siamo arrivati a parlare d’amore. E’ qualcosa che tutti vogliamo e di cui abbiamo bisogno, ma solo pochi sentono di averne abbastanza. Alcuni ne hanno paura, perché averlo significa anche la possibilità di perderlo…
In effetti, dovrebbe essere così semplice amare e essere amati. E’ l’imperativo più elementare cui rispondere, tuttavia pochi accettano l’invito. Sembra tutto molto naturale ma, purtroppo, non è così.
Quando apriamo il cuore sperimentiamo la forza diun’energia pura, libera e potente, quella dell’amore incondizionato. A questo livello l’amore non dipende più dall’oggetto, ma è un atto spontaneo, un’espressione di quello che siamo; lo indirizziamo a tutto ciò che incontriamo, persone, animali, cose per il gusto semplice di essere in questa vibrazione.
Quando invece costruiamo dei muri a questo livello sostituiamo l’amore incondizionato con la paura e il controllo; il risultato è mettere in atto le sue sottili e perfide manifestazioni: la critica, il biasimo, il giudizio, la disapprovazione e le aspettative.
Proviamo uno di questi sentimenti e lo spacciamo per amore: è come dire “Se io fossi al posto tuo, farei così. Quindi, io ho ragione e tu sbagli.”. Che è ben diverso dal dire: “Ti amo comunque, anche se non sono d’accordo con quello che fai.”
Un altro modo comune di fraintendere l’amore è il senso di colpa, che altro non è che rabbia girata contro se stessi.
Il disagio di non sentirsi amati spesso si trasforma nella convinzione di non sapere amare. E’ come se dicessimo: “Non valgo nulla perché nessuno mi ama e, quindi, anche il mio amore non vale.”
continua
http://youtu.be/Br0t_VIXspI..
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