Cari ricercatori,
oggi vorrei parlarvi di quel senso di esclusione così totale, di quella solitudine senza speranza che è il risultato di una prolungata chiusura del Settimo Chakra.
Si potrebbe definire una patologia del tempo, in quanto, se prendiamo questa decisione proviamo un terribile disagio, ci sentiamo senza futuro, come se ci avessero tagliato quella parte del film che parla del nostro avvenire.
Ci rimane solo l’oggi, che è nero e sappiamo che domani sarà peggio, in una progressione senza possibilità di cambiamento. Quello che è peggio è che in ogni situazione, anche la più brutta, c’è sempre la speranza che ci sia un domani migliore. In questo modo di essere non c’è domani. Solo un’infinita collana di oggi, uno più nero dell’altro.
Abbiamo interrotto ogni comunicazione e ci sentiamo isolati e disperati.
Poiché il Chakra della Corona (o Settimo) rappresenta la percezione dell’unità con la nostra anima superiore e con il tutto o della separazione, la sua chiusura genera uno stato di grande dolore e segregazione.
Ho descritto una situazione limite, ma anche nelle chiusure meno gravi la sensazione è la medesima, anche se l’intensità non è la stessa.
Quando questo centro è perfettamente funzionante abbiamo accesso alla conoscenza, perché attraverso il Settimo Chakra si raggiunge il corpo infinito di tutte le informazioni.
E’ chiaro che, quando erigiamo dei muri a questo livello, non abbiamo accesso a tutte le informazioni che riguardano questo aspetto della coscienza, né a questa consapevolezza; ci sentiamo perduti, disperatamente soli.
continua
http://youtu.be/Ow7JIgpz-hc..
Lascia un commento con Facebook