Cari ricercatori,
chiariamo che, per prima cosa, la finalità di una comunicazione energetica consapevole non è quello di far fare all’altro quello che noi desideriamo, di manipolarlo a nostro piacimento, bensì di fargli arrivare la nostra verità nel modo più lineare possibile, senza le distorsioni che possono esserci quando un ascoltatore ha delle prevenzioni dovute a blocchi energetici.
Abbiamo visto che, anche per quello che ci riguarda, sarebbe veramente utopistico pensare di poter comunicare sempre e comunque da un perfetto equilibrio e, soprattutto, credere di trovarci di fronte a un altro essere pienamente consapevole di dov’è e di cosa sta facendo.
Per semplificare l’indubbia complessità del meccanismo, partiamo dal presupposto che la comunicazione energetica avvenga solo tra due soggetti, per esempio noi e un altro.
Pensate che il meccanismo di relazione energetica tra due soggetti prevede oltre cinquemila differenti possibilità di interscambio energetico.
Se siamo consapevoli di guardare le cose da un punto di vista teso, è chiaro che possiamo fare qualcosa per modificare il nostro stato e ritornare in equilibrio (le innumerevoli tecniche di riequilibrio dei chakra funzionano perfettamente) e, quindi, per far sì che la comunicazione sia coerente.
Ma abbiamo la possibilità di fare qualcosa affinché la comunicazione energetica funzioni anche se la tensione non dipende da noi, ma è patrimonio del nostro interlocutore. Cosa fare dunque se realizziamo di avere di fronte una persona che ha un certo tipo di muro?
Ve lo dico nel prossimo post, perché ho esaurito lo spazio disponibile!
continua..
Lascia un commento con Facebook