Cari ricercatori,
Ieri abbiamo ipotizzato che la comunicazione, quella che spesso ci lascia insoddisfatti e frustrati perché di fatto non avviene, non si limiti allo scambio di informazioni attraverso i canali conosciuti, come il linguaggio, l’espressione corporea e così via, ma si verifichi anche a livelli più sottili, quelli energeticiappunto.
La realtà fisica ci mostra la separatezza, ma la realtà energetica ci fa vedere come siamotutti connessi e interdipendenti, in una continua relazione; ci mostra anche che ogni informazione che ci serve è dentro di noi.
Questi concetti erano già chiari nelle tradizioni spirituali antiche, ma oggi anche la scienza sembra, almeno in parte, concordare con questi assunti, confermando che l’uomo è composto di campi energetici, come ogni cosa, e che nell’universo tutte le cose sono interconnesse, in una fondamentale unità (la teoria dell’ologramma). Pertanto, qualsiasi cosa facciamo – o non facciamo – la nostra energia parla per noi. Si intessono dialoghi subliminali, si scambiano informazioni.
Ognuno di noi è energia individualizzata, cioè caratterizzata da una determinata vibrazione, che, a sua volta, è immersa in un oceano di energia in movimento. Trasmettiamo la nostra vibrazione agli altri, sempre e comunque, comunicando con altre energie individualizzate. Nel contempo, siamo in contatto con i vari livelli della nostra coscienza e comunichiamo con l’ambiente che ci circonda. Questo processo discambio di informazioni, la comunicazione energetica, è inevitabile e imprescindibile. Dunque perché non scegliere di farlo nel modo migliore per noi?
continua..
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