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15. BABBO NATALE ESISTE?

21/12/16

Babbo Natale esiste? La risposta dovrebbe essere facile: “Sì!”, anche se potrebbe farvi sorridere. Infatti tutto ciò che ci circonda ce lo conferma. La sua figura invade le vetrine, le strade, gli scaffali dei negozi e la pubblicità. Eccolo lì sorridente che ammicca bonario. I bambini lo sognano, lo invocano e gli promettono un buon comportamento per convincerlo a portare loro ricchi doni. Come potremmo allora dire che non esiste? Ha preso corpo nella tradizione, si è manifestato come principio di ricompensa, come spinta a cercare dentro di noi il meglio. Quando pensiamo al Natale immediatamente l’immagine e la sensazione che riceviamo è legata all’Amore e all’Abbondanza.

Durante questo periodo cerchiamo di accedere alla nostra parte migliore, cerchiamo di essere più buoni, più tolleranti, più accoglienti. Questo è già un piccolo miracolo che Babbo Natale riesce a sortire. Lui rappresenta un’energia positiva che invade questi giorni, anche se qualcuno potrebbe vederne solo l’aspetto consumistico e non intravederne l’aspetto più sottile.

Quando sentiamo il bisogno e la necessità di mettere in campo il meglio di noi, stiamo facendo un’operazione molto profonda, direi quasi titanica. Allora dovremmo arrenderci al Natale e a tutte le sue atmosfere, cercando di goderne e cercando proprio di entrare in sintonia con questa spinta a essere più buoni.

babbo3Magari questo sforzo ci può far capire cosa manca nella nostra quotidianità, per poter applicare questa filosofia sempre. Potremmo riflettere su come ci relazioniamo con il mondo. Prendiamo o diamo? Più fatica faremo e più vuol dire che viviamo ciò che è fuori di noi come o qualcosa che vogliamo tenere a distanza, o come un luogo dove approfittarsi il più possibile.

Babbo Natale ogni anno ci ricorda che ciò che diamo ha più valore di ciò che prendiamo; ma ricorda anche, ad alcuni di noi, che dobbiamo essere aperti ad accogliere ciò che ci viene dato, consapevoli che ne siamo degni. Natale potrebbe diventare la nostra tendenza interiore: cercare dentro di noi il meglio e spenderlo nel mondo.

L’augurio che posso fare a tutti è che Natale sia per sempre, ogni giorno. Ciò ci permetterà di relazionarci in modo armonico sia con noi stessi sia con gli altri.

In pratica

Ma come possiamo entrare in sintonia con questa festa? Se per molti quando arriva è gioia, per alcuni invece è un vero e proprio incubo. Per qualcuno significa entrare in un profondo stress, regali da comprare, pranzi o cene da organizzare.

Non si ama il Natale anche quando siamo rimasti soli, perché abbiamo perso chi ci amava e chi amavamo. Il Natale allora colpisce nel cuore come una lama perché non porta gioia ma solo rimpianti.

Per una ragione opposta Natale diventa un incubo perché si sa che “Natale con i tuoi e….”, così  dobbiamo sottoporci alla tortura di stare in famiglia, con parenti che vediamo magari solo in quella occasione, passiamo il tempo ascoltando gli acciacchi delle zie o gli sproloqui delle cugine, e mentre siamo lì l’unico pensiero positivo che riusciamo a formulare è che, per fortuna, Natale arriva una sola volta all’anno.

La floriterapia in questo caso ci aiuta tantissimo. Holly è il fiore di Bach che ci permette di aprirci all’Amore incondizionato, mentre Beech dissolve il giudizio e le critiche dentro di noi aiutandoci a relazionare con gli altri in modo amorevole.

Infine per allontanare ogni stress, e non solo a Natale, viene in nostro soccorso Rescue Remedy: le ansie scompaiono, ci sentiamo centrati e rilassati, pronti ad affrontare le code nei grandi magazzini, allora quella benedetta lista di regali non ci sembrerà più un rompicapo ma un bellissimo modo per esprimere il nostro amore per gli altri.

Prendete i Fiori di Bach sempre puri, una goccia direttamente sulla lingua, oppure una goccia in un bicchiere d’acqua da sorseggiare.

Jose Maffina

 

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