Nella saga di Guerre Stellari i Jedi dicono “Che la Forza sia con te”, riferendosi a quell’energia cosmica che li sostiene e dà loro poteri. Ma questa forza è accessibile nella nostra quotidianità?
Per rispondere dovremmo vedere cosa intendiamo noi per forza e invece cosa intendiamo per fortezza. La differenza è una linea sottile, infatti ambedue ci parlano di una condizione che sta all’altro capo della debolezza, ma gli ambiti in cui si manifestano sono molto diversi.
La forza, come la intendiamo noi, ci richiama qualcosa di estremamente fisico e materiale. È anche un incoraggiamento che gridiamo per stimolare qualcuno a proseguire e ad andare avanti. La fortezza invece viaggia altrove, più vicina al mondo dei Jedi, perchè è una virtù morale, si riferisce al nostro comportamento e al tipo di relazione che mettiamo in campo sia nei nostri confronti che nei confronti degli altri. È la capacità di essere coerenti con la nostra etica interiore, allineati a ciò che sentiamo profondamente e che ci fa capire cosa è da fare e cosa è da evitare. La fortezza ci stimola ad agire o ad abbassare le armi, riusciamo a cogliere l’equilibrio nell’azione.
Allora facciamoci due domande: agiamo la fortezza? E in che misura? Quando ci interroghiamo su questioni così importanti, la prima regola è che non possiamo barare nelle risposte. Se la fortezza si esercita quando il timore ci ritrae dalle difficoltà o quando l’audacia ci porterebbe agli eccessi, vuol dire che essa reprime il nostro timore e modera la nostra audacia.
Allora, per dare giuste risposte, chiediamoci quante volte abbiamo desistito, facendo un passo indietro, perché ciò che dovevamo affrontare ci sembrava troppo e ci spaventava. Oppure quante volte siamo andati a testa bassa verso una situazione, giocando tutte le carte in una partita a poker dove ci guidava il pensiero “O la va o la spacca”. Qualsiasi sia la categoria che ci ha visto più volte protagonisti, in ogni caso vuol dire che non abbiamo agito la fortezza. Non siamo stati in grado di smorzare i nostri timori e non abbiamo sciolto i nodi che venivano verso di noi. Trovandoci poi, quasi sempre, in situazioni ancora più difficili. Se abbiamo spesso giocato il tutto per tutto, magari c’è andata bene, o invece abbiamo fatto disastri, complicando la nostra esistenza. Ecco che tutto si poteva evitare, se avessimo messo in campo la fortezza, trovando l’equilibrio e sapendo essere abbastanza forti per andare avanti o abbastanza accorti per misurare lo slancio. Quando riusciamo ad agire la fortezza, gli ostacoli si dissolvono perché siamo in grado di affrontarli sempre con il passo giusto, il ritmo giusto e la giusta predisposizione di animo.
Da un punto di vista spirituale la fortezza è la connessione con il Divino, è essere saldi nella propria essenza e nella percezione del proprio Sé e del proprio cammino. Nella fortezza l’Anima parla all’Uomo, lo guida e lo sorregge, non ci sono prove che non possano essere superate e non ci sono lezioni che non vengano accolte.
Nella fortezza tutto fluisce, come quando il fiume travolge un sasso, dopo che è passata l’onda, esso torna a splendere al sole. L’Anima è il sasso che rimane saldo sempre, e forse i Jedi si riferivano proprio a questa capacità interiore che vince sempre.
In pratica
Come troviamo la fortezza dentro di noi? In che modo coltivarla? Il primo passo è avere la consapevolezza che è già dentro di noi. Come un muscolo mai usato, dobbiamo farle fare un po’ di esercizio. Potremmo partire dal non indietreggiare quando qualcuno chiede il nostro aiuto, e agire quando abbiamo l’opportunità di batterci per un obiettivo sociale. Ogni volta che lo faremo avremo la percezione del benessere che scaturisce da quell’azione che è in sintonia con ciò che è il nostro profondo. Potremmo provare a mitigare la nostra rabbia o il nostro impeto equilibrando la nostra energia e indirizzandola per la risoluzione del problema. Ogni volta sentiremo crescere in noi la fortezza, sapremo con certezza di avere la forza dei nostri strumenti interiori.
Floriterapia
Possiamo come sempre ricorrere ai fiori e alle loro capacità di trasformare e annullare ogni disequilibrio. Per chi pensa di non avere abbastanza forza per affrontare le avversità, Elm dona energia e consapevolezza delle proprie capacità interiori. Per chi invece è in balia dei propri impulsi e non riesce a governare i propri pensieri White Chestnut riesce a dare pace e serenità, attingendo alla propria forza contro ogni eccesso.
Jose Maffina
Autrice del libro I codici della felicità
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