Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

61. IL COSMO DENTRO DI NOI

08/07/22

 

L’astronomia è la scienza che studia i fenomeni celesti, ovvero tutto il Cosmo. Da un punto di vista spirituale, l’Uomo non riuscirà mai a capire né la ragione, né il suo meccanismo, poiché non è in grado di farlo. Ma l’Universo è il suo teatro, è il luogo in cui deve fare esperienza e, come un bambino con tanti giocattoli da unire, fa tanti tentativi per capire come funziona il gioco.

Le stelle racchiudono ogni risposta, sono la materia divina, la matrice di ogni cosa: ciò che è materiale e ciò che non lo è, ciò che è visibile e ciò che non lo è. L’importante è che accetti il fatto che non tutto per lui è spiegabile, ma questo non vuol dire che dalle stelle non possa imparare comunque. Come un tappeto che ha nella sua trama conoscenze e svelamenti, l’astronomia nella sua ricerca scioglie qualche nodo in una costruzione di trama di migliaia di nodi. Le stelle sono lì per ricordarci che siamo veramente solo un piccolo granello di un Tutto impenetrabile.

Guardare le stelle che brillano in un cielo terso notturno incanta tutti noi, poco importa se quelle luci appartengono a stelle che si sono già spente perché la loro luminosità viaggia a una velocità lenta e si rende visibile a noi dopo molto molto tempo. Le stelle ci affascinano, diventano anche le detentrici dei nostri desideri nascosti quando le vediamo cadere, riponiamo in loro le nostre speranze. Pensavo che la stella cadente fosse una luce che scende lentamente nel cielo, non è così, l’unica che ho visto nella mia vita, infatti, mi ha sorpreso perché è esplosa e la sua scia gonfia ha tracciato un percorso lungo il cielo. Sono grata a quella stella perché il desiderio “impossibile” che ho espresso si è miracolosamente esaudito due anni dopo.

Ma l’astronomia si occupa di ben altro, scruta e analizza il cielo cosmico cercando di carpirne i segreti. Se non siete mai stati al planetario vi consiglio di andarci, lì si ha veramente la percezione dell’immensità che ci circonda e che non è solo un cielo stellato. Nelle più avanzate ricerche gli scienziati hanno stabilito che siamo in grado di vedere e analizzare solo il 4% della materia, mentre il 96% (detta materia oscura) ci sfugge totalmente. Un pensiero di questo genere, se da una parte può elettrizzare, dall’altra ci dà la percezione della profonda incapacità umana di dare tutte le risposte.

L’Astronomia scruta e indaga, ma ogni volta ci conferma che il mistero ci circonda che siamo all’interno di un sistema di cui ci sentiamo protagonisti ma di cui siamo solo dei testimoni parziali. Quando ciascuno di noi si confronta con temi di questo genere deve essere conscio che anche noi siamo come delle stelle, di cui sappiamo poco; il viaggio dentro noi stessi ci impegna come indagare nel Cosmo, e forse è ciò che prima di ogni cosa dovremmo fare. La scoperta di noi stessi richiede coraggio, ma solo se andiamo a fondo di noi abbiamo più probabilità di accettare e comprendere l’immensità e il mistero che ci circonda.

In pratica

L’astronomia nella nostra quotidianità rappresenta, come tutte le ricerche in cui ci impegniamo, anche l’accettazione che non tutto può essere capito e non tutto può essere spiegato. Il passo obbligato in un cammino evolutivo è quello della resa. Dobbiamo arrenderci alla dimensione divina che è in noi che non può essere né codificata, né spiegata ma solo vissuta. Allora per accettare le stelle fuori di noi e dentro di noi (poiché anche noi siamo fatti della materia delle stelle), potremmo utilizzare la meditazione.

Vi consiglio questa visualizzazione: fate entrare dall’alto la luce delle stelle dentro di voi, illuminatevi totalmente e fate traboccare e fuoriuscire questa luce, in modo che invada la vostra stanza, la vostra casa, la vostra città, il vostro Paese, fino a ricoprire l’intero mondo e tutto l’Universo, poi quando tutto è illuminato riportate nel vostro cuore il pianeta Terra come una piccola sfera luminosa. Questa visualizzazione ci dà la percezione di essere connessi con il Tutto, e che nulla fuori di noi non sia già dentro di noi.

Floriterapia

Un fiore che aiuta a essere in sintonia con il Creato è Polyanthus, un’essenza del Pacifico. Prendetene due gocce direttamente sulla lingua dell’essenza pura. Comincerete ad aprirvi alla grandiosità di ciò che ci circonda.

 

Jose Maffina

 

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