Non sono un’esperta di Arte, quando vado per musei, mi avvalgo sempre di una guida. Ultimamente lo faccio anche online, con un esperto bravissimo. Questo è l’unico modo per avere per ogni quadro o ogni scultura una lettura più profonda: la scuola a cui si rifà il pittore, i simbolismi, la scelta dei colori e così via, ma al di là di questo mi rendo conto che la maggior parte di noi reagisce all’immagine con una vibrazione interiore. Restiamo incantati davanti all’opera magari di un artista minore, ma ce ne innamoriamo, rimaniamo rapiti perché lo sentiamo profondamente, come se ci comunicasse un messaggio personale. Ma ammiriamo anche altri oggetti o quadri che non si trovano nei musei. Esposti su bancarelle o appoggiati per terra intorno all’artista di strada che li ha pitturati. Ci piace guardarli e a volte scatta quella scintilla e un quadro o un oggetto ci piace così tanto che ci rendiamo conto che possiamo avere il privilegio di ammirarlo ogni giorno a casa nostra e così lo compriamo.
Tuttavia ciascuno di noi ama cose diverse, vi è mai capitato di andare a casa di amici e rimanere agghiacciati da una scultura che faceva bella mostra di sé o da un quadro che troneggiava enorme sul divano del salotto? Ci sono persone che l’Arte la vivono come un investimento, comprano pensando a quanto varrà quella tela tra 10 o 20 anni. Non li guida il piacere di vederli, ma un processo economico di incremento di valore.
Ma noi? Che rapporto abbiamo noi con la creatività? Moltissimi sono coloro che pensano che queste cose le devono fare solo gli artisti, quelli bravi. Noi, che ci riteniamo dei dilettanti, è meglio che ci asteniamo per evitare la mediocrità. Io credo che l’Arte parta dal cuore, dall’Amore dentro di noi, se ciò che nasce dalle nostre mani è sospinto da questa emozione non potrà che trasmettere amore agli altri.
Diamo spazio alla nostra creatività, ovvero lasciamo che cuore, occhi e mani si uniscano nel dare vita a qualcosa di nuovo: fosse un dipinto, un disegno, uno strofinaccio ricamato, una sciarpa fatta a maglia, non saranno perfetti ma dentro ci sarà il nostro amore.
Se siete stati nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Cesano Maderno, vi sarà facile capire cosa intendo. Credo che non ci sia nulla di più tetro dei sottopassi ferroviari, budelli grigi e anonimi e che a volte ci inquietano, invece lì trovate tutte le pareti piastrellate di bianco e su ogni piastrella i bambini hanno pitturati i disegni più vari: farfalle, cuori, aquiloni, casette e omini. È una visione che ti alza l’umore perché quella meraviglia di gioia quando ci cammini accanto è un’assoluta onda di amore.
Da un punto di vista spirituale possiamo dire che nell’ Arte, qualsiasi essa sia, l’Uomo esprime il divino o meglio egli esprime la sua connessione e la dimensione che ha con il divino. Ogni cosa che viene prodotta ha una dimensione divina diversa, poiché chi la realizza, inventandola, creandola si avvale del proprio grado di adesione e concezione al divino interiore. Si può percepire ciò solo sintonizzandosi sulla vibrazione di ogni oggetto, più risuona nel profondo e più c’è stata nella sua creazione questo contatto. L’Uomo ne parla come ispirazione. L’ispirazione è ciò che il divino mette in moto per dare modo di creare qualcosa che si definisce Arte. Ma non è sempre così, infatti ciò che spaventa, ciò che rende inquieto lo stato d’animo non ha questa ispirazione. L’Uomo deve poter attingere all’ispirazione dalla propria parte di Luce, quando ci riesce la mano si muove sapendo cosa fare senza bisogno di alcun pensiero, poiché tutto nasce dall’Anima e dalla dimensione di Luce.
In pratica
È provato che se ci impegniamo in qualcosa di creativo allunghiamo la nostra vita, fosse una sciarpa a maglia o un mandala da colorare, tutto il tempo che impieghiamo a fare è speso bene. Non è detto però che ci piaccia sferruzzare o ricamare, magari colorare non è il nostro passatempo preferito. Onestamente le strade della creatività sono infinite. Forse non sappiamo che si possono fare composizioni bellissime incollando i ritagli di giornali o ignoriamo cosa può saltare fuori da un tronchetto d’albero! L’importante è appassionarsi e, come dicevo prima, metterci amore. Se lo faremo, dentro ogni segnalibro o sciarpa che avremo creato ci sarà in grande quantità e tutti proprio tutti se ne accorgeranno. In questo periodo di limitata mobilità abbiamo tutto il tempo, allora cosa aspettiamo?
Come al solito possiamo aiutarci con le essenze floreali, in questo caso con quelle californiane. Blackberry è un arbusto che cresce in luoghi difficili la sua forza ci permette di concretizzare i nostri sogni dandoci forza fisica e determinazione. Possiamo prendere anche Indian Paintbrush utilissima a sviluppare la nostra creatività, donandoci entusiasmo. Prendiamoli tutte e due, Blackberry al mattino e l’altro alla sera, una goccia pura direttamente sulla lingua.
Jose Maffina
Autrice del libro I codici della felicità
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Verissimo: 😉 io mi considero un creativo, e vi posso garantire che si tra Benissimo anche senza vendere nulla.
🤓 Anche io credo che creare allunghi la vita: 😍 anche io credo di parlare di Amore ogni volta che creo.