72. ESSERE BUONI

Nella nostra società, in molti pensano che la bontà e il conseguente essere buoni non abbia un grande valore. Infatti, i buoni vengono visti un po’ come degli ingenui che non hanno la percezione esatta della realtà e forse sono anche un po’ tonti.

Invece noi sì che siamo brillanti e arguti pensatori. Vediamo le cose per quelle che sono, riteniamo che essere critici faccia di noi delle persone intelligenti che non si fanno abbindolare. Guardiamo con un po’ di disprezzo e molta compassione gli altri, quelli tolleranti, quelli che si adattano, si fidano e si adoperano per gli altri.

Ma è così? Si deve essere cinici e arroganti per vivere bene? Io credo proprio di no.

Essere buoni, è vero, non è una cosa facile: richiede impegno e amore e ce ne accorgiamo per la fatica che facciamo ad evitare risposte taglienti, sostituendole con parole gentili. La fatica che facciamo ad ascoltare gli altri, evitando di riversare su di loro i nostri problemi che, ovviamente, ci sembrano più importanti.

Essere buoni è faticoso: in questa società è come nuotare contro corrente. Si deve mettere tanta energia ripetendo a noi stessi che, se vogliamo essere coerenti con i nostri obiettivi evolutivi, dobbiamo agire e pensare sempre nel bene.

Per essere vivi dobbiamo essere veri, essere in sintonia con il nostro profondo e lasciarci guidare dalla nostra voce interiore; forse ci indicherà la strada più difficile, ma sicuramente sarà la nostra strada.

A livello energetico, nel periodo natalizio, si vive un momento magico. Lo respiriamo nell’aria e dentro di noi c’è una spinta maggiore a mettere in campo amore e accoglienza. Approfittiamone per sperimentare cosa significa essere buoni, percepire la gioia interiore che ne deriva e che ci arriva in modo automatico.

Non siamo ingenui, né sciocchi, né creduloni e non importa come gli altri possano vederci o giudicarci: essere buoni ci fa entrare in contatto con la parte migliore di noi.

In pratica

Essere buoni è quindi una scelta quotidiana, non dobbiamo farci scoraggiare da chi si prende gioco di noi. La ricompensa non è qualcosa che gli altri ci daranno, ma è l’azione in sé. Agire nel bene, essere buoni ci rende orgogliosi, potremo andare a letto la sera e ripensare alla nostra giornata congratulandoci con noi stessi. Nulla è più gratificante ed è ciò che ci può far vivere bene.

Floriterapia

Baby Blue Eyes è utile alle persone che hanno perso fiducia negli altri e hanno sviluppato un atteggiamento cinico. Questa essenza californiana sviluppa la fiducia nei confronti degli altri e la certezza interiore che ciascuno di noi è espressione dell’amore divino. Per chi invece instaura con il mondo un senso di sospetto, rivalsa e altri sentimenti negativi, il fiore di Bach utile è Holly che agisce sulle emozioni negative e sviluppa quell’amore verso se stessi che ci apre all’amore verso gli altri.

Jose Maffina

Autrice del libro I codici della felicità