Gran parte delle religioni hanno combattuto il desiderio sostenendo che esso sia strumento di perdizione. Il mezzo più potente per ottenere tale scopo è infondere il senso di colpa e minacciare una condanna divina.
Il desiderio è il principale propulsore della vita dell’Uomo, insieme alla curiosità. Desiderio e curiosità spesso viaggiano insieme. Quando un uomo non ha più desideri e curiosità è morto!
E’ più facile manovrare un uomo morto perché in lui si possonoimpiantare dei bisogni sostitutivi del desiderio e renderlo schiavo di essi.
La logica di questo processo è: tu rinunci al tuo desiderio naturale, che è espressione della tua identità più autentica, e io (Chiesa, Potere, Stato) ti offro in cambio tanti bisogni confezionati ad arte, tanti giocattoli che ti facciano sentire gratificato. Così la dipendenza aumenta e aumenta il potere di controllo delle istituzioni.
In tal modo i desideri vengono confusi con i bisogni, oppure i desideri repressi si trasformano in bisogni e vengono distorti.
Ogni attaccamento è un bisogno.
Ogni libera espressione del movimento vitale è un desiderio.
Il primo livello base è il desiderio di vivere.
Il secondo livello è il desiderio di godere e di gioire.
Il terzo livello è il desiderio di realizzarsi e di realizzare nel mondo.
Il quarto livello è il desiderio di amare e di essere unito agli altri.
Il quinto livello è il desiderio di comunicare e di creare.
Il sesto livello è il desiderio di conoscere e comprendere.
Il settimo livello è il desiderio di essere uniti al cosmo.
Potete facilmente immaginare cosa accade se ognuno di questi desideri viene represso e impedito. L’arma è la paura che rende gli uomini schiavi di qualsiasi potere, religioso, politico, sociale, economico.
Chi ha paura non è un uomo libero e accetta i ricatti degli aguzzini, e anche i suoi regali, che consistono in specchietti per le allodole…
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