Molte persone che si accostano alla spiritualità si creano la convinzione che la loro ricerca consista in 20 minuti di meditazione al giorno, oppure in alcuni minuti di pranayama uniti a qualche visualizzazione.
Tutto il resto della giornata scorre come sempre, con gli stessi ritmi, con la stessa identificazione con le azioni compiute e con i personaggi recitati. E’ coma andare a messa: ci si confessa, si fa la comunione e poi si esce fuori a vivere la vita di sempre, con tutte le miserie, le abitudini e le recite sociali.
Chi si comporta così si sta prendendo in giro. I maestri hanno detto che tutta la vita è yoga, ovvero ogni giorno è una palestra di consapevolezza, di osservazione, di trasformazione e di meditazione.
Per esempio, quanti praticano tutto il giorno il respiro consapevole? Intendo dire, quanti si sforzano di restare concentrati nel respiro il più spesso possibile per far crescere la presenza nel qui ed ora?
La ricerca interiore prevede una sadhana, ovvero una disciplina, continua. Il guerriero lo è in qualsiasi momento, anche nel riposo, anche nel gioco, anche nell’amore.
Il guerriero pratica la gentilezza amorevole, la tolleranza, l’attenzione, l’azione impeccabile, l’azione senza attaccamento al risultato, l’auto-osservazione, il retto parlare, la compassione…
Certamente non riuscirà sempre a realizzare tutto questo, ma sarà vigile ogni giorno per vivere consapevolmente e per far crescere nel tempo la sua Presenza.
Meditare non è soltanto chiudere gli occhi la mattina, nella posizione del loto, e recitare qualche mantra come una giaculatoria. Si medita camminando, lavorando, rassettando, riportandosi ogni volta al respiro oppure facendo vibrare il proprio mantra con autentica aspirazione e concentrazione.
Il guerriero in realtà non fa una ricerca interiore…. È la ricerca interiore.
Dedica alla Terra ogni sua conquista.
Continua..
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