Inseguire il meraviglioso, affannarsi a cercare il trascendente, potrebbe a prima vista sembrare un nobile scopo, ma solo per chi vuol guardare lontano perché non si accorge di non avere occhi.
Questa affermazione vuole essere di proposito una provocazione per tutti quei ricercatori che inseguono il sublime della vita senza cercarlo nell’unica esperienza in cui è possibile trovarlo… nella vita stessa.
Il meraviglioso è nello sguardo del guerriero che percepisce in modo sottile le intensità quotidiane di ciò che nella sua semplice essenzialità si manifesta ad ogni istante. Ogni gesto, ogni particolare, ogni sguardo, ogni incontro, ogni percezione, quando è vissuta nella totalità della propria Presenza, è sublime.
E’ tutto davanti ai nostri occhi, è tutto dentro le nostre pulsazioni vitali, è tutto nella nostra coscienza. Ogni risveglio, ogni squarcio di cielo, ogni pianta su un balcone, ogni filo d’erba che si fa strada nella crepa di un muro, ogni incontro senza aspettativa, ogni sguardo senza veli… ecco il meraviglioso. La vita è adesso, nello spazio del cuore col quale accogliamo il manifestarsi quotidiano degli eventi.
L’illuminazione tanto favoleggiata di cui tutti parlano senza saperne niente è qui, nel nostro esserci totale, nel nostra stare con tutto ciò che siamo, con tutto ciò che c’è, col dolore e con la gioia.
Il guerriero ama.
Continua..
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