Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

103. LA FRAGILITA’ DEL GUERRIERO

La mentalità comune ha del guerriero un’immagine stereotipata, collegata al mito del nostro tempo, piuttosto stupido invero, che vede in una specie di Rambo invincibile la sua espressione. Rambo è invece la negazione del guerriero perché descrive un essere che non ha nessuna umanità, con un ego gonfiato, simile a quello di molti politici che conosciamo in ogni parte del mondo.

Al guerriero si attribuiscono come principali qualità la forza ed il coraggio; questo è vero, ma non come vengono comunemente intese.

La forza del guerriero è nel riconoscere i suoi periodi di fragilità, di confusione e di dolore; il coraggio del guerriero è di non desistere dalla sua ricerca, malgrado si senta debole, malgrado abbia paura.

Che merito avrebbe, se fosse invincibile! L’eroe è Davide, non Golia. Il guerriero è forte ancor più, quando si rintana per prendere forza, quando sa piangere della sua solitudine, quando non ha bisogno di mostrare agli altri la sua forza. 103_BatTrae dalla sua debolezza una profondità maggiore che gli consente di comprendere ancora di più coloro che gli sono attorno, di sentirli umanamente vicini. Usa il suo dolore per scendere ancora più profondamente nella sua anima e per gettare ai flutti altri bagagli inutili che si portava appresso.

Guardandosi dentro con amorevole sincerità, sviluppa ulteriormente la sua capacità di resa al Divino che sente come Padre-Madre a cui affidarsi. Bussa al suo Cuore, con la visione più chiara delle trappole mentali ed emotive che si erano rintanate abilmente in lui.

Il guerriero non ha mai la sensazione di essere risolto e nemmeno ambisce a questo. Vuole la Verità di sé e compie la sua ricerca mai come scopo da raggiungere; questa è la sua forza. La sua natura è seguire il processo del vivere, camminare, grato di ogni passo. Non potrebbe fermarsi nemmeno se lo volesse. Non si ferma, anche quando si ferma perché è stanco. Il suo cuore continua a viaggiare, sostenuto e spinto da un fuoco sacro. In realtà sa che non deve andare da nessuna parte, perché tutto è già qui, ma camminare è la metafora del suo percorso evolutivo.

Il guerriero sa invocare la Grazia, sa dire umilmente: “Mio Signore, ti offro tutta la mia debolezza. In questo momento non ce la faccio e senza vergogna mi mostro fiducioso a Te, nudo, per come sono”. Questa è la più grande forza del guerriero.

Continua..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook