Sono stanco di sentire parlare d’illuminazione. Per molti è diventato un prodotto desiderabile da ottenere attraverso un certo numero di corsi “spirituali”. Ho l’impressione di essere in un discount in cui si consegna una tessera su cui applicare dei bollini: più corsi si fanno, più aumentano i bollini. Il premio finale è l’illuminazione!
Il guerriero non cerca nessuna illuminazione. La sua aspirazione èessere vero ogni momento possibile della sua vita, e questa verità comprende soprattutto le sue contraddizioni e le sue incoerenze.
E’ inutile fare cento corsi differenti, mescolando sufismo, con lo zen, gli angeli ed il tantra. La ricerca spirituale è l’intento più serio ed impegnativo che un essere umano possa perseguire. Non concede sconti, dilazioni ed annacquamenti. E’ uno sforzo continuo che occupa tutta la vita.
Si deve scegliere una Via e percorrerla senza deviazioni. Sono consentite solo le deviazioni inevitabili causate dalla propria ignoranza e dalle trappole dell’ego.
Aspirazione del cuore, surrender, respiro consapevole, presenza e osservatore: sono gli ingredienti fondamentali che permeano la ricerca del guerriero. Il terreno della ricerca è il quotidiano più banale in cui è più facile perdersi: le relazioni, il lavoro, gli affetti, gli attaccamenti, come parliamo, che cosa diciamo, come guidiamo, come facciamo l’amore, come occupiamo il tempo libero, che amici abbiamo…
Siamo davvero piccoli di fronte al mistero della Natura e del Divino ed è ridicolo atteggiarsi a “grandi iniziati”!..
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