Padre Griffiths (Matrimonio fra Oriente e Occidente) fa un’affermazione di grande rilievo proprio perché proveniente da un monaco cristiano: “Era necessario che la ragione si sviluppasse e le distinzioni venissero fatte, ma nel processo l’Uomo si è diviso. Questo in termini cristiani è espresso con ‘la caduta dell’uomo’. Essa è la caduta dallo stato di consapevolezza indivisa a quello di consapevolezza divisa” (pag 37).
Questo linguaggio ci appartiene di più perché in prima istanza ribadisce il significato simbolico e non letterale della Bibbia, e in seconda istanza lo traduce in maniera utilizzabile ai fini di una ricerca interiore.
La mente ha consentito all’uomo di differenziarsi e di acquistare una maggiore autocoscienza, individualizzandosi, ma ormai ha esaurito il suo scopo ed è diventata invasiva. Bisognava prima separarci per poterci riunire coscientemente.
La nuova umanità si muove verso una riunione con l’essere universale, attraverso il superamento della mente e lo scioglimento dell’ego, anche se ciò avverrà in tempi lunghi. La mente continuerà a esistere come sottosistema nella sua funzione organizzatrice e formulatrice.
Padre Griffitths continua: “La storia di Adamo ed Eva e del Paradiso è chiaramente una storia mitologica sull’origine dell’uomo e della caduta dallo stato originale d’unità con Dio. La storia della redenzione dell’uomo, il Figlio di Dio che si fa uomo, la sua morte e resurrezione, la sua discesa agli inferi e la sua ascensione in cielo, la sua venuta nella gloria alla fine dei tempi è chiaramente un linguaggio mitologico” (pag 38).
Ben si comprende a questo punto il senso della discesa sulla Terra di Cristo, Emanazione dell’Amore, per riportare l’umanità nella nuova coscienza, eliminando l’effetto del peccato originale, ovvero della perdita del contatto col Divino. Cristo segna quindi l’inizio della transizione tra vecchia e nuova coscienza. E’ lo spartiacque tra due fasi evolutive. La formazione dell’ego segna la caduta, la perdita dell’ego segna la nuova umanità, ormai autocosciente, grazie alla formazione dell’ego, ma separata, e infine cosciente di essere particella divina, grazie alla perdita dell’ego.
Cristo è un avatar, manifestazione divina, insieme ad altre manifestazioni divine nel cammino evolutivo della razza umana. Dice Padre Griffiths: “Dio si rivela in tutti i tempi. A tutti gli uomini , in tutte le circostanze” e “Un cattolico […] non deve negare che altre chiese siano state guidate dallo stesso Spirito (Santo)” (pag 44)..
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