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210. IL GUERRIERO RICONOSCE IL SUO VALORE

210. IL GUERRIERO RICONOSCE IL SUO VALORE

Non è più il tempo di attendere e rinviare… Ognuno è ormai responsabile del suo risveglio. La ricchezza della vita può essere colta solo da chi apre gli occhi e inizia a vedere e riconoscere il proprio valore. La Terra ha bisogno di individui che si riprendano la loro dignità.

Molti mi chiedono: “E’ vero, ma come fare?”
Naturalmente si comincia da sé… dalla propria trasformazione.Bisogna FARE, non chiacchierare di spiritualità! Ognuno deve trovare la sua strada, la sua disciplina del cuore, fatta di pochi e semplici atti di consapevolezza. Io non posso che parlare del percorso che ho creato con il tempo, è ovvio, che sono i miei Laboratori; ma ci sono alcuni principi base comuni ad ogni cammino.

Bisogna iniziare dal corpo e dal respiro. Decondizionare le memorie emotive che sono depositate nel nostro corpo, usando gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione, come la bioenergetica, per esempio. Intraprendere una strada consapevole di meditazione sul respiro, come la Vipassana, per esempio.

Imparare ad osservarci, a riconoscere i condizionamenti e gli automatismi, a mettere in discussione le nostre convinzioni.
Per questo motivo ho creato i Laboratori di Coscienza Integrale del Corpo, in cui si apprende ad esistere, a sviluppare uno spessore interno che coincide poco per volta con il Centro del Cuore, sede dell’Identità profonda di ognuno di noi.
Sono certo che strumenti semplici conducono a grandi risultati.

Personalmente credo che il precipizio in cui siamo caduti non porterà la fine del mondo, ma l’inizio di un nuovo mondo a cui dobbiamo partecipare in prima persona.
Abbiamo fatto le pecore, ci siamo nascosti nei nostri agi, mettendo la testa nella sabbia. Così facendo abbiamo lasciato che i predoni scorazzassero nella nostra magnifica Terra. Ma il sistema crolla e ci costringe a tornare alla nostra dignità o a perire con esso.
Ogni individuo che inizia a risvegliarsi produce effetti benefici nel suo ambito, anche se è piccolo.
Molti dicono che il singolo non abbia presa sulla società perché ci sono poteri molto forti. Certo, se il singolo è isolato non può influire. Ma la forza è nel numero.
Ho iniziato a raccogliere in una scatolina le monete di uno o due euro che mi restano in tasca alla fine della giornata per fare un esperimento. In poco tempo la scatolina si riempie e dentro si formano 70, 80 euro!
Questa è una metafora significativa…

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