Amici, riprendo questo spazio del Guerriero, sperando che le vostre vacanze siano state portatrici di nuove consapevolezze.
Mi è stato chiesto di trattare un tema molto controverso, soprattutto nel campo della spiritualità, e di buon grado ve ne parlerò secondo le mie conoscenze, avvertendovi che tutto ciò che scrivo non vuole essere qualcosa di definitivo, ma soltanto uno stimolo e un punto di riflessione.
Innanzitutto è necessario distinguere tra sessualità ed eros.
La sessualità è un potente istinto che compenetra ogni organismo vivente. Persino la cellula ha in sé la spinta a moltiplicarsi. Nella sua forma più ancestrale è un impulso profondo della vita per perpetuarsi. Negli organismi più complessi ed evoluti la sessualità si manifesta unita al piacere, che la rende una molla ancora più potente.
Nell’essere umano, attraverso la corticalità e l’autocoscienza, il piacere assume una dimensione ancora più profonda perché, collegandosi con le rappresentazioni mentali, la fantasia, la creatività, l’emotività e il sentimento, può raggiungere livelli di estrema raffinatezza, fino a provocare esperienze di Unione totale. Secondo me, quindi, l’eros è l’unione dei genitali del cuore e della mente.
Farei dunque una distinzione di livelli.
Il primo livello è la sessualità del cervello rettile. È il puro istinto animale che di per sé non è riduttivo. L’animale è puro nella sua copula. Ma è nell’uomo che le cose si complicano perché l’istinto è stato contraffatto dalla cultura repressiva e si è deformato nel corpo e nella mente, assumendo la dimensione del peccato, della colpa e della trasgressione.
Il secondo livello è la sessualità in cui si unisce il cervello rettile e le rappresentazioni della parte cognitiva. Questo è il terreno delle fantasie e dei giochi erotici. Questo livello appartiene solo agli esseri umani. Gli animali non hanno questa capacità. Ma qui iniziano i guai perché nell’essere umano attuale spesso istinto e rappresentazioni mentali sono carichi di angosce, paure, violenze, inibizioni. Per questo motivo l’unione del bacino e della testa, invece di rendere più raffinata la sessualità, la trasformano in pornografia, in uso del corpo dell’altro per soddisfare le proprie fantasie, in perversione. Questo meccanismo è più frequente negli uomini, ma negli ultimi anni lo ritrovo sempre di più anche nelle donne.
Il terzo livello è quello dell’eros: bacino, cuore e testa sono uniti in una dimensione armonica e integrale. È la dimensione a cui tende il Guerriero. Il cuore si appropria dell’istinto e lo potenzia attraverso la sua energia, riconoscendo il partner come parte di sé, e la mente costruisce arabeschi di erotismo che consentano di giocare e di sperimentare il piacere e la fusione, in una dimensione di presente, istante per istante, senza progetto, senza lo scopo di ottenere qualcosa. È la dimensione tantrica a cui possiamo avvicinarci gradualmente.
La caratteristica fondamentale dell’eros del Guerriero è la presenza, ovvero la capacità di stare nel piacere totale del momento. Guai se ci si pone l’obiettivo dell’orgasmo!
Questo aspetto è fondamentale. L’orgasmo non deve essere la meta perché altrimenti si entra nel solito meccanismo della mente che insegue un risultato e ci impedisce di stare nella pienezza del momento presente.
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