La spiritualità nel nostro tempo è sempre più spesso associata alla ricerca del meraviglioso, del misterioso e del magico. La maggior parte dei fenomeni che vengono descritti o incentivati – ovvero contatti con altri esseri, manifestazioni della medianità, poteri extrasensoriali, etc – non appartengono alla spiritualità, ma al dominio dell’occultismo e dell’esoterismo.
Questa estrema confusione intorbida le acque della ricerca spirituale che ha come meta esclusivamente i piani del Divino, l’apertura del Cuore ad Esso e lo sviluppo di stati di coscienza che ad esso si riferiscono. La spiritualità è il dominio della qualità luminosa e non della quantità meravigliosa. Il regno della quantità appartiene ai piani di mezzo, ovvero a quei piani di esistenza che si collocano tra la materia e l’Essere e che sono estremamente pericolosi.
Gli esseri più importanti che popolano i piani di mezzo sono gli Asura, i Rakshasa e i Pishacha. Sono rispettivamente esseri del mentale, del vitale (emozioni) e del vitale inferiore (istinti). Ecco cosa dice Sri Aurobindo nelle Lettere sullo Yoga:
“Gli Asura, i Rakshasa, etc. non appartengono alla terra, ma a mondi sovra fisici; agiscono però sulla vita terrestre e contendono agli dei il controllo della vita, del carattere e delle azioni umane. Sono Poteri delle Tenebre che combattono i Poteri della Luce. A volte possiedono gli uomini per agire attraverso di loro, a volte si incarnano in un corpo umano. Quando la loro utilità nel gioco sarà finita, si trasformeranno o scompariranno, o non cercheranno più d’intervenire nel gioco terrestre.”
“Molti Asura sono belli d’aspetto e possono anche portare con sé splendore o luce.”
Essi hanno un grande potere, ma in effetti siamo noi a concederglielo attraverso la nostra incoscienza.
Continua..
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