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37. IL GUERRIERO E LA GUERRA

gaza

Quello che sta accadendo a Gaza è desolante e mostra che l’uomo continua ad essere un animale che si gonfia di ipocrite parole di pace e di progresso, in una presunzione criminale. La vera crudeltà è prerogativa dell’essere umano, tanto più colpevole in quanto (così si dice) dovrebbe essere capace di scelta, di discriminazione, di solidarietà e di compassione.

La guerra diventa un serpente che si morde la coda, alimenta faide interminabili di stampo mafioso ed alla fine tutti i contendenti perdono non solo la vita, ma la dignità.

Non mi sento orgoglioso di far parte di questa società che ha perso totalmente il senso dei valori e continua a spacciare per evolutivo un processo sfrenato di tecnologia al servizio della morte e dello spreco.

Stiamo consumando tutto sulla terra, dalle materie prime alla nostra coscienza.

L’umanità in questo momento di crisi decisiva sta mostrando di essere inevoluta e coloro che sono al potere sembrano ragazzotti boriosi che hanno come unico progetto il loro tornaconto personale.

Il guerriero si sente sanguinare per il dolore che avverte nell’aria ed è in preda all’ira.

Come è possibile che uomini adulti non si rendano conto che stanno accelerando la distruzione!

Il guerriero odia la guerraConcepisce solo una guerra personale per migliorarsi ed uscire dalla tirannia dell’ego che si nutre di questi egocentrismi che accecano ogni valutazione politica e sociale.

Urge che tutti gli esseri umani che hanno coscienza, che hanno un briciolo di contatto con la loro essenza,agiscano in ogni modo lecito possibile per far sentire la loro voce. E’ necessario che tutti i guerrieri si uniscano e diano il loro contributo con azioni concrete, ognuno nel proprio ambito d’influenza.

Solo un cambiamento di coscienza può salvare la Terra, un risveglio di nobile eroismo, un coro di volontà unite nel progetto di un’evoluzione sostenibile.

continua..

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