Un aspetto fondamentale del Cuore è il fuoco. L’Amore è una forza che arde, che trasforma, che purifica. L’azione del cuore ha quindi una capacità di convertire l’Oscuro in Luminoso, di bruciare le scorie della menzogna, di fondere gli opposti, di distillare il nettare dalle esperienze della vita.
Agni in sanscrito è il fuoco, come in latino ignis. Significativa è la similitudine con agnus (Agnus dei, una delle definizioni di Cristo). Cristo è venuto sulla terra per purificare i peccati del mondo.
Agni è una divinità vedica ed è un mediatore tra gli dei e gli uomini, come Mercurio. Anche il centro (chakra) del cuore è un mediatore che unisce le energie della terra con le energie del cielo.
Il cuore quindi è un crogiolo alchemico che consente ogni processo di trasformazione. La meditazione sul centro del cuore è un aspetto fondamentale di ogni sadhana, ovvero di ogni disciplina spirituale. Ma non bisogna interpretare questo discorso in maniera simbolica o come una metafora. Il centro del cuore deve realmente iniziare a schiudersi con una pratica attenta e continua. Uno dei primi segnali di apertura è sentire nel petto una commozione intima e profonda, una quiete calda, una sensazione di apertura di uno spazio interno, un calore, a volte persino delle fitte al centro del torace.
Naturalmente sconsiglio vivamente di improvvisare queste pratiche senza nessuna guida e senza fare contemporaneamente un lavoro sull’ego. In noi ci sono forze potenti che non devono essere risvegliate con superficialità, altrimenti possono diventare dannose.
L’apertura del centro del cuore dà una viva presenza, una intensa sensazione di essere immersi nella realtà che ci circonda e tutto diventa più vero e sacro.
Essere nel centro del cuore consente di trasformare il dolore, la paura e la rabbia. Anche il corpo diventa più vivo e pulsante.
Respirare nel cuore collega la nostra vera identità a tutte le manifestazioni della vita.
Continua..
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