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101. IL GUERRIERO E LA SOLITUDINE

101. IL GUERRIERO E LA SOLITUDINE

Quando non si conosce una cosa non è possibile sentirne la mancanza; ma se uno spiraglio inizia ad aprirsi nella corazza ed il centro del cuore si manifesta, la vita assume un sapore nuovo e speciale. Il guerriero conosce finalmente con chiarezza l’Amore dentro di sé e nelle manifestazioni del mondo.

Ma le aperture sono intermittenti e così come appaiono nella loro gloria, improvvisamente ci lasciano… questo è il dramma del guerriero. Egli ormai conosce il sapore dell’Amore e vuole solo quello. Non si può più adattare a dei surrogati. Questo accade naturalmente anche nella relazione con una donna (con un uomo per la guerriera). Se l’esperienza d’Amore viene soffocata da qualcosa che accade, se il suo partner non mantiene alta la sua vibrazione d’amore e la rinnega, il guerriero avverte una desolazione.

La solitudine del guerriero è un cammino di purificazione, è la sua prova continua per rendersi veramente autonomo, per fissare all’interno di sé il calore del suo Fuoco. Il guerriero sa che la sua integrità non deve dipendere dall’esterno, ma è ancora così imperfetto, così fragile, così appassionato, da ricadere nella malinconia.Il vuoto d’Amore è ogni volta una piccola notte dell’anima che riesce ad affrontare con maggiore resa e che lo scarnifica sempre di più.

Più il guerriero avanza nella via, più sente la sua solitudine. Impara a non patirne, a disfarsi di altri inutili fardelli, mantenendo viva la fede che l’Ineffabile Amore dell’Essere, che è anche la natura della sua Essenza individuale, possa definitivamente accendersi nell’anima.

Continua..

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