Più si avanza nella Via del Guerriero, più le trappole diventano sofisticate.
Il guerriero finisce con lo sviluppare una sicurezza e una fiducia in se stesso che nascono da reali conquiste nell’ambito della sua personalità e della sua essenza. Egli va direttamente al cuore delle cose, coglie il nucleo dei problemi e delle situazioni, muovendosi con leggerezza e disinvoltura.
Ma proprio questa fiducia in se stesso può diventare la trappola sottile che l’ego, sempre in agguato, gli tende sfruttando una qualità reale ed acquisita. Questa fiducia nella sua visione d’insieme a volte porta il guerriero a trascurare dei dettagli che invece sono importanti nell’azione; il risultato è una caduta improvvisa perché, proprio quel dettaglio trascurato conduce l’azione al fallimento o rende la sua azione imprecisa e poco efficace, quando non la vanifica del tutto.
Proprio quando ci si sente sicuri di sé bisogna aumentare la vigilanza e compiere tutti i passaggi di un’azione in maniera più precisa e più meticolosa. Più aumenta la velocità con cui si procede, più diventa pericolosa una singola pietruzza sull’asfalto.
Ecco perché l’umiltà è così fondamentale nella Via del Guerriero…
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