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141. IL GUERRIERO E LA GRATITUDINE DEL BAMBINO

Dice Sri Aurobindo: “Dio è un eterno bambino che gioca in un giardino eterno”.

Questa bellissima frase ci suggerisce che anche l’Uomo, nella sua natura più profonda è un bambino che gioca. Ma nella nostra cultura stravolgiamo il significato di questa affermazione, perché consideriamo l’essere bambini un atteggiamento di incoscienza, un modo di non assumersi le responsabilità, un indice di poca serietà. Quando diciamo di qualcuno: “è un bambino”, stiamo dando dell’immaturo a quella persona. Ma qui il bambino ha valore di stato, esprime purezza.

L’adulto invece dovrebbe essere serio, contenuto, misurato, controllato, secondo gli stereotipi che ci condizionano. Non si pensa che al contrario una persona veramente adulta ha uno spirito giocoso, fantasioso, creativo, allegro.
141Nella metafora del bambino è racchiusa l’idea dell’innocenza, della spontaneità, della fiducia nella vita e della gratitudine.

Dice Arnaud Desjardins che “bisogna prima di tutto essere grati verso noi stessi e che questo atteggiamento non è egocentrismo. L’amore verso se stessi, l’accettazione di se stessi, sono le basi per una relazione d’amore con gli altri“.
La conseguenza dell’amore verso sé è la gratitudine verso la vita che è il terreno di ogni esperienza e che è anche il territorio in cui il Divino si cela in ogni istante.
La gratitudine è il primo sentimento religioso puro”, dice Desjardins. “E’ impossibile amare senza gratitudine (…) La felicità più materiale si rivela spirituale se provate della gratitudine”.

Quindi cominciamo ad essere grati riconoscendo ciò che abbiamo e godendolo. Questo va applicato anche allepiccole cose: “Mangiate del salame, se vi piace, scegliendo una bottiglia di vino che amate. Si tratta di spiritualità” (se lo fate con gratitudine), afferma Desjardins.

Molti ricercatori storceranno il naso di fronte a questa affermazione; solo una meditazione può dare felicità, solo un’azione nobile, non certo questi piccoli piaceri! Ma chi sa sorridere di fronte ad un panino, può apprezzare anche le gioie spirituali con maggiore semplicità, senza montarsi la testa…

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