La ricerca spirituale è il cammino più arduo e impegnativo che l’Uomo possa compiere. Ci vuole coraggio, sincerità, umiltà, determinazione, costanza, disciplina e aspirazione. Questo è il motivo per cui sono pochi coloro che lo intraprendono e sono molti coloro che fingono d’intraprenderlo.
Non può essere qualche meditazione ogni tanto, qualche corso di illuminazione, qualche mantra cantato, qualche ritiro di consapevolezza a ratificare che stiamo affettivamente camminando sulla via della Ricerca e della Trasformazione.
So di diventare impopolare quando faccio simili affermazioni, ma come posso tacere di fronte allo scempio, alla banalizzazione ed al consumismo della spiritualità che caratterizza questo momento storico?
Molti vogliono avere i risultati… soprattutto in breve tempo, perché il condizionamento in cui cresciamo è la rapidità, il risultato senza sforzo e il successo senza impegno. Per tale motivo, finti guru sorgono come i funghi e proliferano con nuove ricette che promettono (appunto in tempi brevi) risultati incredibili: stare nella Presenza, contattate l’Essenza, trasmutare le emozioni dolorose… illuminarsi!
Ma vi rendete conto di cosa significhi davvero tutto ciò? Conoscete la portata di questo processo alchemico? Che forze ci sono in gioco, che difese, resistenze, ignoranze, paure sono impresse in ognuno di noi? Nel fondo ognuno ha il terrore di abbandonare il guscio rassicurante, se pur sgradevole, del proprio ego.
Molti coltivano l’idea di poter restare così come sono, ma più evoluti, più spirituali, più coscienti… Illusione! Allora ci si costruisce poco per volta la personalità dell’individuo spirituale: si diventa vegetariani integralisti, si fa una meditazione quando si trova il tempo, si bruciano gli incensi, si leggono i libri degli ultimi ritrovati spirituali, dei nuovi metodi rivoluzionari con cui si accede alla pace interiore, si fanno pulizie dei chakra, si indaga sulle precedenti incarnazioni, si diventa esperti di pendolini e tarocchi, si parla col proprio angelo tutte le volte che se ne sente il bisogno, si cambia il linguaggio, si viaggia in astrale… insomma, una vita davvero interessante!
Facendo questo discorso non intendo negare l’esistenza degli angeli o di esseri di altri piani, la possibilità reale di ottenere un’armonia maggiore nel funzionamento dei chakra, l’efficacia di un’alimentazione prevalentemente vegetariana, ecc., ma voglio negare l’atteggiamento di pressappochismo, il mescolamento indifferenziato con cui argomenti, piani, ricerche differenti sono mischiati in una grande polpetta. Ma l’ego non viene toccato. Anzi, provate a contraddire qualche sedicente ricercatore di verità e vedrete come s’infurierà, come tirerà fuori la parte peggiore di sé.
Se voglio distillare la principale e fondamentale qualità del Ricercatore sincero, non posso che dire: l’Umiltà…
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