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176. IL GUERRIERO E LA NUOVA SPIRITUALITA'

176. IL GUERRIERO E LA NUOVA SPIRITUALITA’

La nuova spiritualità non insegue più l’illuminazione, ma è animata dal progetto della trasformazione dell’uomo nella sua interezza. Trasformare significa accelerare il processo evolutivo dell’essere umano verso un essere le cui funzioni (corpo, emozioni e mente) siano in grado di esprimere una coscienza più vasta, invece di offuscarla come avviene adesso.

Se ancora vogliamo usare il termine “illuminazione”, ormai inflazionato, si può dire che si tratta dell’illuminazione nella materia e nella vita, dell’illuminazione dell’uomo naturale, nella sua carne, nelle sue cellule.

Possiamo immaginarci un essere umano senza ego, capace di essere in contatto diretto con la Terra e con il Divino, perché la sua “vista” non è più distorta dalle sue rappresentazioni mentali. Un uomo che esprime la coscienza di verità, come dice Sri Aurobindo.

E’ una ricerca interiore che si volge verso l’interno, che abbassa lo sguardo verso la Terra e non resta fissata sul Cielo, lasciando scorrere la vita, ignorandola e considerandola un sottoprodotto della coscienza. Il Cielo si china sulla Terra amorevolmente e l’uomo scopre la sua bellezza.

Ma in attesa che la nuova coscienza si manifesti in maniera stabile ed evidente, noi possiamo già gettare alcune piccole basi, lavorando umilmente e coraggiosamente su di noi. Possiamo ritrovare un contatto con il nostro corpo, con le nostre emozioni, raffinare la sensibilità e la percezione, scoprire la forza e l’intimità del nostro respiro, snidare le menzogne di cui ci circondiamo, recuperare spazi di meditazione. Gandhi diceva di non cercare di cambiare il mondo, ma di cambiare noi stessi.

Se ognuno di noi intraprenderà questa strada, si creerà un effetto di contagio, il contagio delle coscienze. Si creerà una massa critica che condurrà al cambiamento di paradigma, al salto quantico. Ogni singolo individuo oggi può fare molto perché la transizione si è già avviata.

E’ evidente che non c’è futuro per l’uomo, se non modifica la percezione che ha di sé e il rapporto con la Terra. Solo una nuova coscienza ci può salvare…

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