Non vogliatemene, donne, se un uomo si permette di parlare del vostro eros. In realtà sarei molto felice se, leggendo questo post, mi inviaste i vostri commenti e punti di vista.
La prima considerazione da fare è che l’eros delle donne in generale è per sua natura molto raffinato, anche se non sono guerriere. Talvolta le stesse donne non sono consapevoli di questa qualità e credono di essere poco sensibili, perché avendo poco desiderio, scambiano la sessualità con l’eros.
Ciò che avviene in effetti è che molte donne per esprimere la loro energia sessuale hanno bisogno di accendere il loro eros e non sempre incontrano uomini che sono attenti, sensibili e fantasiosi. E’ l’eros a risvegliare la loro sessualità.
Mentre la sessualità è puro istinto, l’eros è una caratteristica specifica degli esseri umani, collegata alle sfumature, ai gesti, alla fantasia, ai ritmi ed alle pause.
Naturalmente anche per le guerriere valgono le caratteristiche che ho descritto nel post precedente:ascolto, attenzione, attesa, assenza di una meta e gioco.
La guerriera è recettiva, il suo corpo è una spugna e ogni parte del suo corpo è capace di vibrare, se le si presta la dovuta attenzione. E’ come un pianoforte con una tastiera ricca di tonalità che ha bisogno di cura lenta e graduale. La belva che si nasconde in lei si sveglia a poco a poco. Ama molto il contatto, il languore. Gusta con cura l’antipasto del piacere ed ama anche alternare momenti di abbandono recettivo con momenti di azione in cui il suo partner giochi a diventare preda.
La sua sensualità è inizialmente insinuante, fino a diventare sempre più seduttiva. Gode nel sentire il piacere dell’uomo crescere per la potenza della sua femminilità.
La guerriera può avere anche un solo incontro sessuale con un uomo, con una completa intensità e senza alcuna proiezione sentimentale. Vive la bellezza dell’eros solo se incontra un uomo che le fa vibrare le corde della femmina.
Ama esplorare l’uomo e non solo essere esplorata.
Anche per una sola notte la guerriera ed il guerriero si riconoscono, si ritrovano e celebrano il rito della passionesenza perdere la loro libertà.
Naturalmente ciò che ho descritto è una tendenza, ovvero fa parte di una ricerca e di una crescita progressiva. Il cuore è sempre presente, ma non significa l’innamoramento, ma la Presenza ed il riconoscimento reciproco del partner, anche se per un solo incontro.
Nell’eros, e non solo, il guerriero sviluppa anche la sua parte femminile e la guerriera la sua parte maschile…
Grazie Roberto! dovrebbe essere così, un cammino verso quella parte di noi così sacra e potente che ancor oggi è maltratta e giudicata…in entrambi …..
non mi riconosco nella ”donna guerriera” capace anche di incontri, diciamo…”singoli”, mi sento, piuttosto, una ”donna sacerdotessa”. Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero in merito. Grazie
Naturalmente per incontri singoli si intendono rari casi in cui due esseri si incontrano e convibrano! Ma non devono necessariamente essere un modello di comportamento.
Sono daccordo con Michelina, la donna guerriera mi fa sorridere. Mi sento più vera in vesti da sacerdotessa, direi molto lontana dalla donna da lei descritta.