Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

5.KHETH E IL DIO SEVERO

29/09/08

Kheth. Un’aspirata dura, come il ch tedesco. È il geroglifico del lavoro, dello sforzo; dell’equilibrio di forze e dell’impegno che occorre per raggiungerlo; dell’esistenza elementare, e della ten- sione continua con la quale la si mantiene. Kheth è anche l’immagine della legge, della sapienza cioè che con lunga fatica i saggi sono arrivati a formulare, e la necessità che in essa si esprime.

Tremendo, l’Angelo di questi giorni! È della categoria

–yah: un esploratore, dunque; infatti i suoi protetti vogliono conoscere le ombre più oscure dell’animo umano, sia negli altri, sia anche in se stessi – e scoprire in quelle ombre il senso. «Perché il male? Perché l’orrore? Perché il caos?»: queste sono le loro domande principali. Non vi è Legge autentica, che non sia nata dal coraggio di questi«perché?». E non vi sono leggi, negli Stati o nelle religioni, che un buon Kha‘amiyah non possa cambiare, migliorare, rifondare, grazie appunto alle sue coraggiose scoperte. Non per nulla, in ebraico, KHQQ vuol dire «dare leggi» e KHQR vuol dire «esplorare»: radici quasi identiche, ed entrambe con quella KHETH all’inizio.

 

arca

 

Per tale suo rapporto con la Legge, quest’Angelo è inoltre particolarmente vicino al Dio YAHWEH, a cui lo lega il suo Nome, e ne riflette l’aspetto forse più drammatico e contradditorio. YAHWEH, nella Bibbia, è appunto il Dio dei divieti, delle leggi, delle prove terribili. Potete verificarlo facilmente: nelle versioni ufficiali del Vecchio Testamento, il Dio ’ELOHIM viene sempre tradotto «Dio» e YAHWEH viene tradotto«il Signore Dio», o semplicemente «il Signore». Guardate un po’ cosa fa veramente YAHWEH, «il Signore» appunto: vieta all’uomo l’albero della conoscenza, provoca il Diluvio (ed è ’ELOHIM, «Dio», a salvare Noè), opprime Caino, abbatte la Torre di Babele, indurisce il cuore del Faraone e provoca immensi guai in Egitto, dà infinite prescrizioni e castighi… e fatalmente gli uomini gli disobbediscono. Difficile trovare in tutte le storie sacre un Dio più frustrato e, al tempo stesso, più perdutamente innamorato di quegli uomini che gli si ribellano! È come se davvero, in YAHWEH, legislazioni ed esplorazioni andassero di pari passo. La libertà umana lo affascina, come un problema impossibile può affascinare un filosofo: sembra addirittura che faccia apposta a dare divieti, per gustare la vertiginosa emozione del vederli violare. In realtà, YAHWEH ha un segreto che solo gli iniziati conoscono: è un Dio INIZIATORE. Pone regole e limiti, proprio perché l’uomo impari ad andare oltre; minaccia punizioni, proprio perché l’uomo impari ad essere coraggioso. Gesù lo spiega un paio di volte (agli iniziati appunto): «si fa più festa in cielo per un peccatore che si accorga, che non per novantanove giusti che non si accorgano di nulla» e «i peccati di questa donna le vengono perdonati, perché lei ha molto amato; chi invece ha poco da farsi perdonare, è perché ama poco». Ci avevate mai pensato?

continua..

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