Navigando nelle infinite possibilità dell'essere
L'Ascensione

78. L’ASCENSIONE

08/09/09

Nell’Angelo di questi giorni si esprime il coraggio di crescere e di salire. Lo mostra bene il suo Nome, Lehekhiyah, L-H-KH:

78_letL è la crescita, H è ciò che cresce, KH è ciò che la crescita produce. Da Lehekhiyah ciascuno di noi ha ricevuto molte lezioni, quando tutto ciò che ora è nostro (corpo, mente, spirito ecc.) era ancora e soltanto energia. Ciò che durante la gravidanza sarebbe diventato il nostro corpo ha ricevuto, da Lehekhiyah, gli ordini e l’impulso al proprio sviluppo e continuo rinnovamento. Ciò che sarebbe diventata poi la nostra mente ha ricevuto qui la facoltà di non accontentarsi mai, di voler conoscere sempre più.

Ciò che sarebbe diventato il nostro spirito ha ricevuto qui la voglia di salire sempre più in alto, e di irradiarsi, nel mondo, in un’area sempre più vasta: e nella nostra vita, questa L del nostro spirito si sarà certamente manifestata dapprima sottoforma di brama di promozione, carriera, successo, e poi – se nulla l’ha potuta fermare – il suo estendersi è destinato a puntare sempre più in alto e lontano, verso quelle sfere più spirituali di cui parlano mistici e cabbalisti. Dunque, se notate che qualcosa vi manca nel vostro L-H-KH corporeo, mentale o spirituale, è proprio qui, da Lehekhiyah, che dovete tornare a cercare. Per rintracciarlo sapete bene come si fa: risalire l’Albero della Vita dritti dritti fino a raggiungere lo ‘Olam della Creazione (v. la puntata 70), là girate a sinistra, arrivate nella Sfera di Geburah, e poi chiedete…

Ovviamente sto parlando del tutto sul serio: la settimana prossima sarà giusto un anno che discutiamo di Qabbalah e vi sarete ormai familiarizzati con questo tono un po’ da fantascienza, un po’ da caccia al tesoro, che è sì simbolico, ma non astratto, e che non richiede fede negli Angeli, ma curiosità, riflessione e voglia di esperienze reali. Se richiedesse fede, vi avrei suggerito di invocare Lehekhiyah, per ottenerne i favori, e poi di star seduti o inginocchiati in attesa di riceverne un segnale, o magari di vederlo apparire, con le sue grandi ali blu.

Invece si tratta proprio di salire, di farsi strada lungo il tragitto dell’Albero, riconquistando uno dopo l’altro i suoi vari gradi di consapevolezza… e non c’è bisogno né di invocazioni e nemmeno di immaginarsi l’Angelo di oggi come una figura autonoma, separata da voi: Lehekhiyah, infatti, È GIÀ tutto quanto in quel vostro ascendere, ed è appunto con il vostro ascendere che gli parlate e formulate – magari senza accorgervene – le vostre richieste d’aiuto.

Se di fede si può trattare, qui, è semmai e soltanto della vostra fede in voi stessi.

Continua..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook