Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

58. IL GIUSTIZIERE

27/05/09

L’Angelo di oggi è specialista di etica: nella Sephirah dei Cherubini, Mebahe’el dev’essere di certo il responsabile dei dispositivi direzionali del bene e del male. Ma, a differenza dell’Angelo precedente, non vi conduce a una comprensione e integrazione di quelle due direzioni, non vi mostra un po’ di male nel bene e un po’ bene nel male: non è affatto dialettico in tal senso, bensì picchia duro. Si esprime in luil’aspetto più duro, violento, addirittura catastrofico dei Cherubini.

YHWH li scelse come custodi della via proprio per questa loro componente minacciosa. Li scelse anche per distruggere Sodoma –

e trasformarono la moglie di Lot in una colonna di sale solo perché, fuggendo dalla città, si voltò un momento a guardare.

Steven Spielberg li ha raffigurati in una delle ultime scene de

I predatori dell’Arca perduta, e magistralmente: vi ricordate? Dall’Arca si alzavano in volo alcuni Angeli bellissimi, ma Indiana Jones avvertì subito chi era con lui di non guardare: un istante dopo, infatti, quegli Angeli si trasformano, divengono ferocissimi, e si scagliano sui cattivi di turno, gli odiati nazisti, polverizzandoli. Il professor Jones era infatti un notorio esperto di testi sacri: sapeva che sul coperchio dell’Arca si trovavano, fin dai tempi di Mosé, due Cherubini pronti a scattare, e sapeva di cosa erano capaci…

Al che si pone la solita, facilissima e terribile domanda: perché questa Squadra di distruttori alati, SE ESISTE, non interviene più spesso nelle vicende umane? Forse perché NON ESISTE, ed è soltanto un simbolo, e la si può vedere all’opera solo nei libri sacri o nei film?

In parte sì, è così: di per sé non esiste. Abita e agisce nella Seconda Sephirah, molto al di sopra, cioè, del livello della nostra esistenza. Ha il compito di formare, istruire noi, ed esclusivamente da noi dipende, perciò, la possibilità di far esistere e fruttare le lezioni dei Cherubini nel nostro mondo. La domanda dunque va girata innanzitutto ai «protetti» di Mebahe’el: perché FATE ESISTERE così poco i vostri Angeli nel mondo? Ci rimettete voi, perché chi non segue il proprio Angelo è sempre piuttosto infelice, e ci rimettiamo tutti, perché se faceste quel che avete imparato a fare lassù le cose andrebbero molto meglio per tutti. In secondo luogo, la domanda va girata anche a noi: perché non prendiamo un po’ di lezioni da Mebahe’el e non le mettiamo in pratica? E qui, fate i vostri conti e rispondete ciascuno per sé.

Continua..

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