Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

29. L’ANGELO DELLE VITTORIE

01/01/09

Ogni Angelo è un aspetto di noi, un settore delle nostre potenzialità, e va conosciuto e bisogna imparare a farlo esistere, per evitare che qualche nostra potenzialità non usata ci provochi disagi… E ciò vale anche per l’Angelo del nostro capodanno, Nemamiyah. Se avete letto il suo ritratto, è comprensibile che vi sorga qualche dubbio: seNemamiyah rappresenta un aspetto di voi, significa che sia voi sia tutti i vostri conoscenti hanno quella straordinaria energia, quel coraggio da condottieri romantici, quella mente da Tolkieno da Asimov, quella incredibile versatilità, quella curiosità che li fa rapidamente diventare esperti di qualsiasi campo dello scibile, quella lucidità di pensiero e infine quel gusto per le sfide, che permette loro di superare un orizzonte dopo l’altro (la doppia Mem) senza stancarsi mai!? E, d’altra parte, ne consegue anche che se voi e i vostri conoscenti non imparate ad adoperare tutte queste vostre doti eccezionali, avrete altrettanti punti deboli e profondi motivi di rimpianto e di insoddisfazione, per aver «seppellito i talenti» come il servo pavido di cui narra la famosa parabola.

Possibile?

Secondo me, sì. Io penso che tutte le nostre sensazioni di amarezza, angoscia, inquietudine, e anche tutti i nostri disturbi psicologici, piccoli e grandi, abbiano alla loro origine qualche grande talento inespresso – e, naturalmente, anche la mancanza di CORAGGIO che ci ha spinti a non esprimerlo. Soffriamo tutti, insomma, di un insufficiente rapporto con Nemamiyah. E se ammiriamo gli individui che invece hanno saputo brillare, se ne facciamo i nostri eroi, i nostri idoli, e sentiamo di amarli di quello strano amore che si chiama popolarità, è precisamente perché – anche qui – stiamo sempre amando il prossimo come noi stessi, e amiamo in loro certi tratti che in realtà avvertiamo anche in noi, anche se non oseremmo mai confessarlo. (Per la stessa ragione, certo, capita di provare per persone di successo un odio non meno strano di quell’amore: e quell’odio altro non è che amore travisato).

Ma – direte voi – chi proprio non ha coraggio, chi è stato troppo ferito, oppresso, deluso dalla gente e dalla sorte, che può farci?

Secondo me, può fare moltissimo, a partire da qualsiasi istante della sua vita (e i primi giorni dell’anno fanno proprio al caso). Ha davanti a sé molte Mem? No, non le hai mai davanti a sé. Le ha alle spalle: sono i coni d’ombra proiettati dalle sue sconfitte passate. E non appena se ne accorga, ricorra agli Arcangeli. Ve ne parlavo qualche puntata fa: gli Arcangeli (che nelle Gerarchie dei 72 vanno dal 1 gennaio al 9 febbraio) sono distruttori inesorabili del passato. Lo polverizzano e se lo portano via come un turbine di vento. Dovete solo aiutarli un pochino, e nelle prossime puntate vi darei volentieri qualche consiglio al riguardo.

continua..

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