Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

72. KHESED

08/08/09

Vi sembra esagerato l’Angelo di questi giorni? Con quella sua passione per la distruzione, che spinge i suoi «protetti» più coerenti a non risparmiare nemmeno le proprie opere: periodicamente le mandano in frantumi con uno strano senso di liberazione… Ma nel corso di questo blog avete già avuto modo di vedere molte altre categorie angelico-umane decisamente strane, e di certo vi sarete abituati a non farvi intimidire dai paradossi, bensì a riflettere e a trovare la chiave per interpretarli.

Con She’ehayah è piuttosto facile: le Dominazioni sono maestre di coraggio, ed ecco dunque quest’Angelo che mostra come buttare all’aria tutto ciò che POTREBBE indurti invece alla prudenza, e a una ragionevolissima dose di viltà, magari, che tu giustificheresti come attaccamento alle tue proprietà, alle tue abitudini, alla tua cerchia di vecchie conoscenze. Nella palestra di She’ehayah hai imparato invece che nulla può essere più importante della tua scoperta di te stesso – intendendo, ovviamente, con «te stesso» ciò che ancora non sai di te, le tue infinite potenzialità. E altrettanto chiaro appare il rapporto di quest’Angelo con il Nome della sua Sephirah, che è (non ve l’ho ancora detto?) KHESED, cioè «la Carità», «la Generosità disinteressata». In ebraico è

חסד

72-ArcaKH-Samek-D, ovvero: «la tensione, l’impegno (KH) che occorre

per trasformare ciò che è chiuso in un forziere (Samek) in ricchezza da distribuire, da donare (D)». Ebbene, She’ehayah scardina e fa esplodere i forzieri. Non per nulla conta, tra i suoi nati, tanti distruttori di Stati sovrani: Napoleone, Cavour, Fidel Castro… Voi, a proposito, come state quanto a questa generosità?

KHESED è senza dubbio una delle qualità più difficili da esercitareoggi in Occidente, e non tanto perché vi sia negli Occidentali una qualche congenita taccagneria, ma perché da troppo tempo (da

un secolo e mezzo o giù di lì) la nostra civiltà è sulla difensiva: nell’Ottocento eravamo padroni e sfruttatori di troppa parte del mondo e, quel che è peggio, ci sforzavamo troppo di ignorare questo fatto (provate per curiosità a scorrere le opere di Freud o Jung, e a cercarvi qualcosa che riguardi il rapporto tra l’ansia nevrotica e il colonialismo: non vi troverete un solo accenno!

Come se la nuova psicologia ritenesse del tutto innocuo per la psiche il fatto che le nazioni progredite vivessero ferocemente a spese di decine di milioni di neo-schiavi…). E per di più attorno al 1850 cominciò a fermentare il comunismo, che mostrava come anche in casa nostra la neo-schiavitù fosse ormai diventata la condizione di tutto.

Da allora cominciò a ispessirsi il nostro guscio, e divenne ben presto una Samek titanica e angosciatissima. APPUNTO PERCIÒ l’Angelo di oggi appare, oggi, talmente esagerato e pericoloso: non perché lo sia davvero di per sé, ma perché inconsapevolmente, quasi istintivamente ormai, vi proiettiamo tutte quelle nostre paure occidentali. Così l’energia più limpida di Khesed può sembrare e DIVENTARE ai nostri occhi, e nelle vite dei suoi protetti più celebri, una potenza distruttiva, catastrofica…

Continua..