Nel ritratto dell’Angelo Raha‘e’el compare questo termine, che richiede qualche spiegazione, perché è un concetto strano per noi, troppo audace: indica un’energia che permette al contempo di curare e di recitare. Era infatti convinzione degli antichi (ma, io credo, ancor oggi condivisibile appieno) che le doti del medico e quelle dell’attore fossero talmente simili tra loro da far supporre che avessero una medesima origine. Anche i greci erano dell’idea che il teatro curasse – attraverso una katharsis, una «purificazione» cioè dei sentimenti negativi, che avveniva negli spettatori e riequilibrava il loro spirito. Si riteneva che la catarsi agisse soprattutto durante la rappresentazione delle tragedie; ma, ancora oggi, a tutti sono noti anche i benefici effetti dei comici, specialmente di quelli più spietati, che mostrandoci le nostre nevrosi, ossessioni, errori esistenziali e aiutandoci a riderne, non fanno nulla di diverso da un medico o da un analista che ci aiuti a prendere le distanze dai nostri comportamenti sbagliati. E viceversa, ogni medico sa bene quanto contino nelle sue terapie la suggestione, il tono di voce, il camice – l’aspetto insomma spettacolare della sua professione. Nell’angelologia, in ogni caso, gli Angeli che «proteggono» (incoraggiano cioè nei loro protetti) la professione medica, sono puntualmente gli stessi che «proteggono» anche chi recita o parla in pubblico – e dunque anche i politici e i sacerdoti. E a proposito, faccia attenzione chi ne dispone! Ogni dote che possediamo per nascita e che trascuriamo si vendica, intralciandoci in vario modo, e l’Energia terapeutica è quanto a questo una delle più temibili: fa regolarmente ammalare sia chi non la adopera per curare altri, sia chi non la trasforma in carisma da attore, sia anche (capita pure questo, purtroppo) chi ne abbia troppa e non la usi abbastanza. Credo che provenga da qui il detto antichissimo: «Il medico cura se stesso».
continua..
Sono arrivata alla lettura di questo articolo dopo aver letto il profilo dell’angelo Aladial (sono nata il 7 maggio). L’energia Yod può esprimersi anche nella creazione di opere letterarie ?(mi riferisco alla mia passione per la scrittura )intendo dire che il pubblico lettore non si trova davanti ad un attore che impersona un ruolo ma un testo con una trama che nasconde l’autore ma diffonde un messaggio e quindi lo scrittore non è propriamente una persona di “spettacolo” . C’è affinità tra i due campi citati ? Le pongo uguale richiesta di una sua opinione per la lettura dell’I Ching (altra mia passione che coltivo con discrezione ) Grazie
fallo e poi lo scoprirai!