Khesed, «la Generosità», trova nell’Angelo di oggi un campione un pochino più rassicurante del precedente. Reyiy’el è l’Angelo di chi abbatte i nemici per salvare gli amici: se She’ehayah somigliava moltissimo a un vulcano, Reyiy’el ricorda piuttosto un fiume, vorticoso sì, ma comunque contenuto nelle sue rive, e relativamente prevedibile, e in qualche misura controllabile. Osservando molti suoi «protetti», ho notato tra l’altro che il successo della vocazione di salvatore dei reyeliani dipende proprio dalla loro capacità di contenimento di una delle loro principali sorgenti di energia, che è la sessualità.
In ciò, Reyiy’el è parente stretto di Pehaliyah (v. la puntata 64): in entrambi, molto dipende infatti dalla sublimazione del desiderio. Quanto più sanno deviare la loro intensissima libido dalle sue consuete forme di soddisfazione inviduale a obiettivi più generali, tanto più aumenta il loro coraggio e si amplia il loro campo d’azione. Avete visto, nel ritratto, quali nomi compaiano tra i nati in questi giorni: il taxista-eroe di Taxi Driver, che come ricorderete è vergine, benché l’idea del sesso lo assedi di continuo; e il colonnello Lawrence, il fautore dell’indipendenza araba, di cui la maggior parte dei biografi sottolineano la castità, compensata da una passione addirittura spietata per l’esercizio fisico; e si potrebbe aggiungere un altro colonnello famoso, Dragutin Dmitrievic, che tra il 1904 e il 1914 fu il deus ex machina dell’indipendenza serba, e – guardacaso – era nato solo a due giorni di distanza da Lawrence, ed era anche lui, pare, rigorosissimamente casto, oltre che incredibilmente coraggioso…
Nel caso di Reyiy’el, dunque, l’interpretazione geroglifica di Khesed può subire una leggera modifica, diventando: «l’impegno (KH) che occorre per frenare (Samek) le mie intense pulsioni e trasformarle in generosi doni(D) per i molti». Sapete dunque, eventualmente, cosa consigliare a qualche vostro amico Reyiy’el che abbia sogni di gloria non ancora realizzati.
Continua..