Secondo gli antichi greci, il Dio supremo se ne stava lontano dal mondo, in un suo misterioso Aldilà, e non provava alcun interesse né per la creazione, né per noi, e nemmeno per gli altri Dei che da lui erano stati emanati. Reggeva tutto, sì. La sua energia continuava a discendere da lui e a impedire che l’universo scomparisse: ma di come scendesse, e di cosa ne avvenisse, il Grande Dio non sapeva nulla, e si trovava benissimo così. Anche presso altri popoli, e anche in alcune correnti cristiane (gli Gnostici, per esempio), si è configurata quest’idea del Dio lontano, e le varie configurazioni si somigliano talmente tra loro, che gli storici delle religioni hanno stabilito il nome ufficiale di questo fenomeno religioso: Deus otiosus, «il Dio in ozio», così lo si chiama in gergo scientifico – e va notato che otiosus, in latino, non significa «pigro», ma più semplicemente «uno che si prende molto tempo per sé» per fare solo quel che piace a lui.
Oltre agli Dei oziosi, alcune religioni ipotizzano anche l’esistenza di uomini a cui i cieli hanno assegnato un otiumtutto speciale. Stanno per conto loro, anche questi, e apparentemente non sono utili a nessuno: non inventano, non costruiscono, non curano, non commerciano. Eppure – dice per esempio la tradizione talmudica – è proprio su una trentina di costoro che si regge il mondo intero: nessuno li conosce e nessuno può perciò ringraziarli, ma sono come salde colonne che impediscono al cielo di caderci addosso.
I «protetti» dell’Angelo di oggi, come avete letto nel ritratto, sono persone di questo tipo. E vi propongo un episodio della Genesi, che di certo vi piacerà: una volta che YHWH si era messo in mente di distruggere Sodoma (per i ben noti motivi), Abramo provò a dissuaderlo. Uomo buono e pacifico, Abramo provava infatti molta compassione per gli abitanti della città, che YHWH voleva massacrare.
«Ma non vorrai uccidere dei giusti insieme agli empi?» domandò Abramo a YHWH. «Cioè?» replicò YHWH. E Abramo: «Se per esempio ci dovessero essere cinquanta giusti, a Sodoma, distruggerai lo stesso la città?» YHWH ci riflettè e rispose: «No, se ne trovo cinquanta non la distruggo». E Abramo: «E se ne trovassi quarantacinque?»
YHWH: «Se ne trovo quarantacinque, non distruggo.»
Abramo: «E se ne trovi quaranta? O trenta? O venti?» e così via, e YHWH ogni volta rispondeva allo stesso modo. Abramo continuò a contrattare fino a dieci; YHWH promise che avesse trovato dieci giusti in città, l’avrebbe lasciata stare. Al che Abramo, soddisfatto e ottimista, salutò e se ne andò, e YHWH si diresse verso Sodoma, pensando probabilmente «Brav’uomo, quell’Abramo. E simpatico anche.»
Di lì a poco Sodoma venne completamente distrutta, con tutti i suoi abitanti, da una pioggia di fuoco e di zolfo. Evidentemente c’erano pochi «protetti» di Mahashiyah, in città, o forse si erano dimenticati di esserlo.
Continua..
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