73. INFELICI E CATTIVI

L’infelicità è una condizione che ci fa vivere male, dentro di noi c’è disagio, inquietudine, senso di inadeguatezza, e il più delle volte pensiamo che la colpa non è nostra ma anzi attribuiamo la causa di questo malessere a qualcosa di esterno, a qualcosa che sta fuori di noi, qualcosa di incontrollabile e gli altri, “tutti” gli altri sono complici della nostra infelicità.

Questa visione della realtà ovviamente ci rende impotenti: non dipende da noi ciò che avviene nella nostra vita e perciò all’infelicità si aggiunge sempre una grande rabbia, questo sentimento che si scatena contro gli altri tutte le volte che viene sottolineata la nostra inadeguatezza. Magari queste persone cercano di aiutarci, di darci dei consigli, ma quando lo fanno dicendoci: «Non fare così, stai sbagliando… Dovresti fare così e così e così…», le parole anziché darci conforto ci mettono di fronte al baratro dei nostri errori e allora ci scateniamo, colpiamo verbalmente chi ci ha colpito per primo, feriamo chi ci ha ferito in precedenza.

Quando siamo infelici viviamo chiusi nel nostro mondo di insoddisfazioni e diventiamo cattivi. Il mondo è una matrigna che non ci ha dato ciò che desideravamo; non riusciamo a essere generosi e buoni perché ci sentiamo largamente in credito, un credito che non ci viene tuttavia riconosciuto.

Diventare cattivi è più facile che diventare buoni. Non dobbiamo fare alcuna fatica: camminiamo nel mondo senza badare dove mettiamo i piedi calpestando qualcosa o qualcuno. Ma essere infelici e cattivi, comunque, ci fa star male perché la realtà che viviamo non ci piace e purtroppo tutto quello che vorremmo è che ciò che ci circonda cambiasse… Solo allora ecco che cambieremmo anche noi e a quel punto, e solo allora, faremmo pace con il mondo.

Quello che non comprendiamo e ci inchioda alla nostra infelicità è che il cambiamento deve avvenire dentro di noi. È sicuramente uno sforzo titanico ma è l’unico che può portare la felicità nella nostra vita.

In pratica

Come possiamo quindi ribaltare la nostra visuale? Dobbiamo capire che se rimaniamo nella parte della vittima non avremo mai né la forza né il potere di cambiare la nostra vita e uscire dall’infelicità. Solo quando ci assumiamo la responsabilità della nostra vita ci rendiamo conto che tutto è nelle nostre mani. Lavorare sul proprio valore, sulle proprie competenze, impegnarsi con disciplina a migliorare se stessi, perseverare senza scoraggiarsi porta sempre grandi frutti. Saremo pronti, una volta che crescerà la nostra autostima, ad accogliere l’aiuto degli altri senza sentirci umiliati, e anzi capiremo che chi è pronto ad aiutarci è sempre un portatore di amore.

Floriterapia

Se siamo convinti che il mondo ci è debitore il Fiore di Bach Willow ci aiuterà a diventare consapevoli del nostro atteggiamento negativo rendendoci più accoglienti e fiduciosi.

Se abbiamo bisogno di rafforzare la nostra autostima l’essenza Himalayana Strength ci darà la percezione del nostro potere e della nostra capacità di essere artefici della nostra vita.

Jose Maffina

Autrice del libro I codici della felicità