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162. IL GUERRIERO E LA PERMALOSITA'

162. IL GUERRIERO E LA PERMALOSITA’

Essere permalosi è uno dei segnali più evidenti di un ego che non ammette di essere imperfetto e di poter sbagliare. Appena vi accorgete che, di fronte ad una critica, la vostra reazione è di sentirvi contrariati, di dovere ribattere ad ogni costo e di sentirvi montare la rabbia, dovete subito fermarvi, respirare e… tacere.

Il narcisismo si sta manifestando in maniera evidente e cerca di difendersi con tutti i mezzi.

Non si può essere dei ricercatori, se si è permalosi, perché l’umiltà è la qualità fondamentale del guerriero, senza la quale si continua a mantenere in piedi “l’importanza personale”.

Ci vuole umiltà per saper riconoscere gli aspetti sgradevoli, limitanti e meschini. L’orgoglio gonfia l’ego ed anche l’immagine “spirituale” chevogliamo far vedere agli altri.

Le persone più presuntuose le ho spesso incontrate proprio negli ambienti “spirituali”. Esse si circondano di un manto di carismatico mistero, di parole non dette, e di ostentata umiltà. Lasciano intravedere conoscenze che “non possono” o “non devono” rivelare e la loro disponibilità si trasforma in furia se vengono contraddetti.

Il guerriero deve essere intransigente con se stesso su questo punto: forse è l’unico caso in cui non può essere amorevole con se stesso! Se scova in sé il seme della presunzione e della permalosità, deve subito estirparlo…

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