La possibilità di confrontarsi con altre persone esperte in diversi settori della scienza e della conoscenza è certamente un’occasione importante di arricchimento reciproco; per tale motivo si indicono i Convegni su un certo tema comune, visto da varie angolazioni di pertinenza di ogni ricercatore.
Ma si assiste ad uno strano spettacolo: i partecipanti (non tutti per fortuna) sono impegnati a vendere il loro prodotto, a farsi notare dal cattedratico più importante, a far mostra della loro conoscenza e preparazione, a far cadere casualmente accenni sulle loro iniziative e sui loro titoli. E’ come una danza di pavoni, fatta di sorrisi, ammiccamenti, gesti amichevoli, cambiamenti di posto, piccole strategie.
Il guerriero osserva tutto ciò e si tiene ben lontano dal colludere con questi falsi movimenti. Invece individua la persona di valore e cerca di avere con essa un confronto autentico, attraverso
il quale imparare ed ampliare il suo orizzonte con altri punti di vista. Contemporaneamente comunica le conoscenze a cui è giunto, per arricchire lo scambio e offrire spunti che consentano nuove sintesi.
La conoscenza non appartiene a nessuno, ma tutti ne devono beneficiare. Non ci deve essere la mia idea e la tua idea, ma le nostre idee che ci procurano una sensazione di pienezza nella condivisione. Contemporaneamente è un atto di attenzione e di riconoscenza citare la persona che è collegata a quel pensiero o a quel metodo, senza appropriarsene. Io cito sempre la persona da cui ho imparato qualcosa perché provo gratitudine nei suoi confronti.
Continua..
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