Parlare sembrerebbe un’attività semplice e naturale; la maggior parte di persone parla molto e continuamente. Tra l’altro la parola è il principale veicolo di comunicazione che fa la differenza tra i mammiferi e l’essere umano.
Ma è importante mettere l’accento sul peso che hanno le parole.
La prima considerazione è che parlare inutilmente, senza pensare a ciò che si dice, dando fiato alla bocca, fa disperdere molte energie.
La seconda considerazione è che le parole hanno un loro effetto sugli altri in base al tipo di emozione da cui nascono dentro di noi.
La terza considerazione è che le parole hanno la capacità di trasformare gli altri, se nascono dalla nostra essenza.
Ognuno dovrebbe sempre domandarsi da dove stia nascendo la propria comunicazione e con che intenzione si stia comunicando: c’è la necessità di soddisfare il proprio narcisismo, c’è lo scopo di ferire, c’è il bisogno di lamentarsi e di fare la vittima?
Dice Sri Aurobindo nelle Lettere sullo Yoga: “E’ possibilissimo che una persona diventi depressa parlando con un’altra. La conversazione implica uno scambio vitale, per cui questo può sempre accadere”.
Quindi la stessa parola o lo stesso discorso possono abbassare la coscienza dell’interlocutore od innalzarla.
E’ il come si dice una cosa ad essere importante.
Se, ricevendo una critica, sentiamo che chi ce la sta facendo è su un supporto d’amore e di considerazione, ci è possibile accoglierla. Altrimenti la respingiamo, pur se è giusta, perché sentiamo che, dietro di essa c’è un’intenzione di potere su di noi, o una rivincita, o una distruttività.
Parlare consapevolmente è uno strumento importante del nostro progresso interiore.
Continua..
Lascia un commento con Facebook