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18.IL COMPITO DEL GUERRIERO

TorrenteOK

Il guerriero ha un compito fondamentale che gli dà una gioia indescrivibile: risvegliare la coscienza degli altri in ogni modo lecito e rispettoso dell’autonomia individuale.

Lo fa nel proprio ambito, qualsiasi esso sia, suggerendo letture, indicando luoghi in cui si può fare una ricerca interiore o, se ne ha gli strumenti, insegnando la meditazione semplicemente spiegando il significato di essa.

Deve stare molto attento a suggerire questi argomenti solo a chi in qualche modo ne fa una richiesta implicita. Si deve astenere assolutamente dal fare opera d’indottrinamento o di proselitismo.

La sua sensibilità lo porta a sentire se nella persona con cui ha contatto c’è un seme di aspirazione, una muta domanda, un disagio di cui ha vergogna.

Un mese fa nell’eurostar di fronte a me c’era una ragazza che leggeva un libro di Terzani. Non abbiamo parlato, ma, prima di scendere le ho scritto un bigliettino con il titolo di un libro di Tolle e gliel’ho dato. Mi ha fatto un bel sorriso ed è scesa. Avevo sentito un impulso molto forte a compiere quel gesto e mi sono portato dentro quel sorriso di gratitudine.

A volte basta un piccolo gesto che può avere grandi esiti.

Il guerriero guarda ogni persona come un’anima che percorre la sua via e che, talvolta oscuramente, aspetta dei segnali.

Il momento evolutivo di questo periodo storico consente delle improvvise illuminazioni. Gli esseri umani sono più ricettivi. C’è un grande desiderio di spiritualità autentica e non dogmatica.

Ogni guerriero può fare molto in tal senso perché viaggia sulla corrente della Coscienza.

continua..

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