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137. IL GUERRIERO E I SACCENTI

137. IL GUERRIERO E I SACCENTI

Nella cerchia degli esperti di cose spirituali si annidano gli individui più pericolosi, ovvero quelli che hanno letto moltissimi libri e sanno tutto sui Veda, sul Taoismo, sulla meditazione e persino sulle intenzioni del Divino. 

Parlare con queste persone è impossibile, per prima cosa perché non sanno ascoltare, seconda cosa conoscono già la verità che “tu, povero ignorante” non hai capito, terza cosa sanno porsi unicamente come insegnanti di verità.

Il guerriero si dissocia totalmente da ciò, me compreso!

Sono ancora più perniciosi quando hanno assaggiato qualche esperienza perché, forte di essa, il loro ego si è gonfiato a dismisura. Sento veramente l’esigenza di dire con chiarezza che in realtà sappiamo pochissimo e quel poco che sappiamo è frutto di un’esperienza maturata negli anni e scremata abbondantemente di ogni pretesa egoica.

Noi sinceri ricercatori possiamo soltanto confrontarci, condividere, e offrire le nostre esperienze personali esclusivamente come stimolo, come contributo senza alcuna pretesa. Il guerriero di fronte agli esperti spirituali tace, appena si accorge che non c’è possibilità di scambio, e sorveglia attentamente il suo narcisimo che potrebbe persino usare questo silenzio per inorgoglirsi.

Tacendo, l’esperto spirituale penserà che si trova di fronte ad un individuo da indottrinare, e questa sarà un’ulteriore prova per il guerriero che dovrà vedersela con il suo orgoglio…

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