Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

49. OMAGGIO DI UN GUERRIERO AD UNA DONNA

Ha cessato di vegetare, perché in questo caso non si può usare il verbo vivere, una donna attorno alla quale si è scatenato il peggio di molti esseri umani e si è manifestata la nobiltà di altri esseri umani.

Non la chiamerò per nome e non ne parlerò più in maniera specifica. Chi è veramente credente non può che accompagnare la sua anima con pensieri d’Amore, così come si è sempre fatto in tutte le culture e in tutte le religioni (sottolineo tutte).

Anche io mi unisco al coro di questi pensieri e aggiungo che bisognerebbe essere felici per lei che continua il suo viaggio glorioso nell’oceano del Divino. Il dolore è per chi resta. Ma se si ha una Fede certa, il dolore è mitigato dalla consapevolezza che quest’anima adesso non ha più veli e la sua Luce risplende nell’Essere Supremo.

Ciò che mi ha colpito non è tanto la strumentalizzazione che ne hanno fatto i detentori dei vari poteri, perché parte dell’umanità di adesso sta da tempo manifestando chiaramente quella che Wilhelm Reich chiamava la Peste Emozionale, ovvero la distruttività e l’odio, quanto le numerosissime affermazioni di chi ha parlato in nome di Dio.

Sarò più chiaro; ho sentito molti discorsi di questo tipo: “Dio non vuole che…”, “E’ contrario alla legge di Dio…”, Dio dice che…”.

49_eluanaIn poche parole ho scoperto che molti sanno esattamente cosa Dio pensa, vuole, sente, condanna, giudica.

Sono quasi invidioso di questo filo diretto che politici, religiosi e uomini comuni hanno con Dio. Ma, al di là dell’ironia, mi stupisce come sia possibile che persone di conoscenza possano in buona fede parlare così banalmente di Qualcosa di fronte a cui noi siamo microbi…e milioni di persone credono veramente che un essere umano sia in grado di stabilire qual è la volontà di Dio!

Che fine ha fatto l’Umiltà che nasce dalla consapevolezza della nostra estrema ignoranza?

I grandi Maestri, quelli che hanno avuto esperienze profonde del Divino, e anche quegli esseri meravigliosi della tradizione Cristiana come San Francesco d’Assisi e Santa Teresa D’Avila (per citarne alcuni), proprio da questo contatto estatico con Dio hanno sviluppato ancor di più la qualità dell’Umiltà, perché ne hanno colto l’immensità, l’ineffabilità, la pienezza d’Amore.

Chi è stato toccato dal Divino non ne parla, se non come testimonianza di una Grazia, ma non si arroga nessun diritto di essere depositario della verità.

Continua..

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